André Gacko

Con sicurezza e destrezza, il soggetto sgorga dalle sue mani. Vedrai apparire animali, come un drago, un cavallo, un leone, un uccello da preda, un cane, un toro... ma anche personaggi come Don Chisciotte, Sancho Panza, Arthur Rimbaud, un matador, un picador, artisti del circo, eroi della mitologia greca, Babbo Natale...

Vedrete proprio i muscoli sporgenti, l'occhio, i capelli, la criniera svolazzante al vento, gli zoccoli, gli speroni, gli artigli uncinati, una moltitudine di dettagli che danno vita a sculture sempre in movimento e animano l'opera di questo giovane artista.

Autodidatta, il suo centro di interesse è focalizzato sulla considerazione dell'uomo.

Utilizzando carta da quaderno di scuola, carta bianca, carta stagnola, accartoccia, schiaccia, accartoccia la materia fino a darle la forma desiderata e inserirsi così nel movimento della figurazione narrativa. Il risultato ottenuto rivela una scultura di carta che misura 10 centimetri per 2 metri di altezza, offrendo un pezzo unico pieno di poesia.

La carta di peso speciale, lavorata in modo selvaggio e anticonformista, oltre ad una resina solidificante, offre la resistenza necessaria affinché la scultura regga bene nel tempo.

All'età di 6 anni, all'asilo di Dakar, André Gacko, fin dalle sue prime sensazioni, utilizza la pasta da modellare per riprodurre animali. Nutrendosi di programmi televisivi, gli piace costruire navi, personaggi fantastici che poi lo guideranno verso il materiale a sua disposizione: la carta, ormai il suo materiale preferito.

André Gacko valorizza così un materiale quotidiano, invitandoci a vedere attraverso un nuovo prisma la carta combinata con la resina che nelle sue mani diventa un'opera. Espone su vari temi e in molti luoghi.