

Biografia
Artista visivo francese, Gouzy crea collage surreali di corpi femminili ai quali mescola tutti i tipi di oggetti di uso quotidiano: occhiali, pistola, maschera, tacco, coprimozzo, macchina fotografica... La derisione e l'animalità sono al centro di queste opere che provocano una migliore rivendicazione la nostra libertà. Con quest'opera, Gouzy offre una visione della realtà scrutata dal grottesco. Per vedere più chiaramente in questa commedia umana.
"In seguito ad una commissione di nature morte da parte di una rivista, Gouzy ha deciso di deviare dal progetto iniziale. Ispirato dalla retrospettiva dedicata all'artista britannico Linder Sterling al Grand Palais, l'artista ha proposto di metterle in scena sotto forma di collage. Su uno sfondo luminoso sfondo colorato, inizia a ritagliare foto di donne nude, le stesse che ha immortalato su pellicola insieme al suo lavoro di fotografo di moda, attorno a queste creature selvagge e guerriere, dispone le immagini di gioielli, di tutte le dimensioni un assemblaggio? Perché è ciò che ha a portata di mano.
Ma il collage è per Gouzy anche un simbolo del surrealismo. Ricorda ancora un'opera che scoprì durante una mostra al Centre Pompidou di Parigi, quando aveva circa vent'anni. Era un semplice vetro le cui pareti si erano sciolte. Non è stato tanto l'oggetto in sé quanto il suo nome ad attirare la sua attenzione: “Vetro disturbato”. Come se anche il vetro, come gli esseri umani, avesse degli stati d'animo, questa reminiscenza lo ha portato a un altro impulso per i suoi collage: i gioielli scompaiono a favore della quotidianità oggetti, il cui uso è deviato con derisione.
Allo stesso tempo, Gouzy incontra una persona che apporta una nuova prospettiva al suo lavoro. Attraverso la ricerca sonora, si diverte a dare vita ai suoi collage, trasformati per l'occasione in dipinti viventi e insoliti. Questa incongruenza artistica raggiunge il suo apice con le creazioni che seguono, ancorate al mondo che lo circonda. Se i nudi femminili e gli oggetti sono ancora presenti, gli sfondi a tinta unita sono sostituiti da sfondi simbolici: squat, luoghi abbandonati, città devastate (Nepal, Kobané).
Per esplorare ulteriormente la banalità della vita quotidiana, Gouzy ha poi deciso di immortalare stazioni di servizio, centri commerciali come IKEA, cimiteri come Père Lachaise... Luoghi che ha popolato di corpi femminili nudi, maschere, animali, pistole a gas, vibratori. Tutto è assemblato in un equilibrato disordine che rimanda a tre temi a lui cari: l'animalità, la violenza e l'erotismo.
Con quest'opera Gouzy offre una visione della realtà passata attraverso il prisma del grottesco. Per vedere più chiaramente in questa commedia umana."
-Cécile Strouk