Eudes Menichetti

“Mi piace la cultura che sensibilizza tutti. Mi piace riflettere la quotidianità della vita: leggo, dormo, mangio, vado al cinema, ho amici”. Non sono sicuro che non si debba prendere tutto questo alla lettera, e dalle immagini. Uomini felce dalla rete capillare esagerata, vertebrati che saltano la corda, idoli bambine, verginità messa a nudo (un'aria di Frida Kahlo in questo), autoritratto che mostra la vertiginosa maschera di vasi sanguigni bicolori, come un aborigeno fuori dal tempo. Ma anche, emanazioni di fantasia nera con un latente ritorno al simbolismo di Gustave Moreau, chimere in lotta contro la felicità beata, paradiso infantile rivisitato dall'inquietudine: insomma, quanto basta per cogliere con timore, senza tregua, la sensibile sensibilità dell'uomo. , che ha davvero talento.