Julien Poupart

A diciotto anni non si sente a suo agio con le sue scarpe da ginnastica post-adolescenti ed è la fotografia che pratica regolarmente con la macchina fotografica di suo padre che lo curerà dalle sue ansie. Poco dopo, mentre frequentava il corso all'EFET, una scuola di fotografia parigina, utilizzava il suo tempo libero per il lavoro personale e ogni domenica seguiva lo Stade Français. Ama lo sport e una volta sognava addirittura di diventare insegnante di educazione fisica, quindi unisce le sue due passioni. È così che incontra Michel Birot e poi entra in Attitude. Era ovvio poiché era guidato dalla sua ammirazione per il lavoro del maestro e da questa filosofia condivisa. Crescerà rapidamente sotto la sua egida discreta e si nutrirà delle poche parole di Michel che era più orso che usignolo. Come una sorta di mentore silenzioso che non dice quasi nulla ma trasmette comunque. Oggi la crisalide è diventata farfalla. Lui è Julien Poupart, è un fotografo diverso ma che condivide la stessa filosofia sul gioco e sull'immagine del fondatore della rivista e può così perpetuare un lavoro e arricchire ogni giorno un patrimonio fotografico incomparabile su un gioco altrettanto .