Devajyoti Ray

“Pseudorealismo indiano”. Ray è uno degli artisti indiani contemporanei più conosciuti: ha acquisito grande importanza grazie all'avvio di un nuovo genere artistico chiamato Pseudo-realismo. Nonostante abbia esordito solo dieci anni fa, lo pseudorealismo è oggi il genere artistico indiano più popolare. Non solo ha attirato l’attenzione dei media, ma ha anche scatenato discussioni accademiche che, negli ultimi anni, hanno portato alla pubblicazione di tre libri sull’argomento. Negli ultimi dieci anni, Ray ha lavorato all'estero e ha esposto le sue opere in città asiatiche come Singapore, Dubai, Ras Al Khaimah, Kuala Lumpur e anche Mumbai e Nuova Delhi. Quest'anno Ray presenterà la sua prima mostra europea a Londra, alla quale ne seguirà una seconda nel corso del prossimo anno. Secondo la Teoria delle Rappresentazioni Matematiche, le impressioni pseudoreali sono rappresentazioni globali, equivalenti ai suoi complessi coniugati, ma allo stesso tempo non sono riproduzioni reali. Coerentemente con il modello promosso dallo Pseudorealismo, colori e forme eccentriche vengono giustapposte per dare un'immagine che, nel complesso, è vicina alla realtà. L'obiettivo di Ray non è riprodurre fedelmente la realtà. Quando usa colori vibranti per enfatizzare deliberatamente il loro contrasto, l'immagine che ottiene alla fine del suo lavoro non è né travolgente né incomprensibile. Come ideologia, lo pseudo-realismo ha recentemente generato intrighi che hanno portato gli studenti d'arte a condurre ricerche accademiche sull'argomento. Inoltre, tre libri hanno portato il suo stile al centro del discorso sull'arte contemporanea indiana. In una recente mostra a Londra, lo pseudo-realismo è stato messo a confronto con il movimento dell'arte ottica, nato e sviluppatosi in Europa negli anni '60.