

I miei occhi hanno sete di vedere, voracemente assetati, con un'intensità di cui sono consapevole.
Biografia
Il famoso artista Raoul Dufy è nato nel 1877 a Le Havre. Pittore, disegnatore, incisore, illustratore, ceramista e decoratore, si distingue per il suo stile unico di colori e linee. Studiò alla scuola municipale di Beaux Arts di Le Havre con Charles L'Huillier poi alla Beaux Arts di Parigi nel 1900.
La rappresentazione dei paesaggi occupa un posto importante nelle sue produzioni. Ha rappresentato prima i paesaggi della Normandia in acquerello, poi la spiaggia di Sainte-Adresse che aveva ispirato anche gli impressionisti come Monet e Boudin poi i canali di Martigues a Provenza. Il pittore viaggiò molto in Europa e in particolare in Italia dove gli piaceva ammirare le opere di Tiziano. Espone le sue opere nel 1901 al Salon des Artistes Français, poi al Salon des Indépendants. All'epoca era amico di Raimond Lecourt e Othon Friesz, con i quali lavorò molto, ispirandosi a Henri Matisse e al fauvismo. Collabora strettamente anche con Artigas per la ceramica. Fu durante questo periodo che iniziò a rappresentare le gioiose uscite delle famiglie alle corse di cavalli.
Fu nel 1907 che Raoul Dufy riconobbe l'importanza di Cézanne e abbandonò gradualmente il fauvismo. A Villa Medici Libre, dove risiedeva con André Lhote e Jean Marchand, seguì l'influenza dei cubisti come George Braque e Pablo Picasso. Lavorando molto sul motivo, ha collaborato con Paul Poiret nel stampa di motivi di design su tessuti. Il suo design si evolve nel tempo, diventa più flessibile e i colori diventano sempre più vividi. Si rende conto anche che il colore è la prima cosa che ci segna la mente quando sorprende una bambina che corre sul molo di Honfleur. Comincia quindi a dipingere strisce di colore poi aggiunge il disegno per definire il soggetto in una linea curva e poetica. Si muoveva verso l'uniformità cromatica e tendeva a privilegiare alcune tonalità calde nelle sue tele.
L'artista morì nel 1953 ma lasciò più di duemila dipinti tra cui il dipinto più grande del mondo: "La fata dell'elettricità" che è di 624 m2, esposto al Museo d'Arte Moderna di Parigi. La sua opera è visibile anche al Museo Marmottan.
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Movimenti artistici