

Francia
• 1969
Biografia
"Io sono solo una macchina, uno stomaco, un intestino troppo sensibile; un bulimico che ingoia tutto ciò che passa; la vita, gli avvenimenti, gli esseri e i sentimenti; tutta questa esistenza si concentra e mi penetra, si infiltra in me e devo ingerirla , digerirlo, assimilarlo per trasformarlo, cago ciò che non ho vomitato, e la vita esce dal mio grembo reincarnata in una cosa appiccicosa e odorosa che partorisce una nuova visione della mia vita, della mia esistenza, di la mia realtà, trasfigurata, brutta e sporca ho estratto la bellezza di ogni cosa per custodirla dentro di me, per lavarmi, per purificarmi escrementi che costituiscono la parte nascosta di ogni evento, di ogni persona, della mia esistenza se mi imbatto per quanto cinico, a volte anche malvagio, è perché sono troppo profondamente buono che nessuno lo saprà mai. Questa resterà la mia debolezza e il mio segreto. C'è più merito nel sublimare la bruttezza che nel popolarizzare la bellezza. Thierry Dussac
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