

Biografia
Nata nel 1963, nel cuore dei laghi e delle montagne della Savoia, Anma ha scoperto lì con suo nonno le luci e i prismi visibili e invisibili della natura, e ha imparato a catturare le vibrazioni e le armonie sottili che percorrono l'universo.
Appassionata di danza molto presto, entra all'Istituto Pedagogico d'Arte Coreografica di Parigi.
Attraverso questo apprendimento e l'acquisizione della padronanza del corpo e dei gesti, prepara inconsciamente il suo futuro apprendimento della scultura.
È attraverso l'incontro con gli artisti Livio Benedetti e Pino Castagna che si forma nelle loro botteghe alla scultura, sul modello degli artisti rinascimentali. Una scuola che le permette di padroneggiare le tecniche del modellato in terra e gesso, dell'intaglio diretto su pietra, e di poter partecipare alla fusione dei suoi pezzi in bronzo creando lei stessa le patine.
Le sue opere sono esplosioni della sua percezione del mondo. Al di là delle righe, le sue sculture parlano di mondi invisibili a occhio nudo. Come spiega: “quando danziamo, o quando diamo forma a una scultura, gli extra di anima e grazia sono l'incarnazione dell'intenzione”.
Il mondo di Anma lascia ampio spazio ad una visione trascendente dell'arte, le sue sculture vogliono essere finestre aperte su uno stato di coscienza sublimato.
Innegabilmente Anma è una viaggiatrice, percorre un sentiero che l'ha portata dalla danza alla scultura, in questi meandri della creazione che le permettono di esprimere le sue domande metafisiche e di esplorare i sentieri dell'anima.