Léa Poncharal

Più di Aix che di Biarrote, Léa Poncharal è cresciuta tra matite colorate e pennelli grazie a suo nonno che le ha trasmesso la sua passione. Si afferma con grandi ritratti di personaggi famosi: Lenny Kravitz, Tiger Woods, Al Pacino o anche Dalì, che usa al plurale e tratta con ampie pennellate, catturando la forza delle espressioni. A volte mette in scena come il pugile Mohamed Ali pronto a combattere o anche Daniel Craig, alias James Bond, in mezzo a donne, automobili e macchine da stampa per soldi, curando sia la sostanza che la forma.

I collage e i tocchi valorizzano i soggetti. Prosegue “scoprendo" i corpi e “ballando" con i colori dell'acrilico rappresentando ballerini: “Amo la bellezza dei corpi in movimento".

Questa disciplina li solleva, li allunga, li scolpisce. Questi ballerini occupano un nuovo posto nella serie Dance with pop. La trasparenza del plexi, l'intarsio di piccoli oggetti e l'uso della resina servono risolutamente il suo stile che continua a sviluppare con temi nuovi come l'infanzia, i social network o la violenza, spesso trattati con poesia.

Aiutata dalla tecnologia, Léa sembra aver trovato la sua strada. Per i suoi ultimi lavori, disegna la forma, vettorizza l'immagine utilizzando un software, quindi la ritaglia da plexi 3mm o 3D. Poi attacca vari oggetti: adesivi dai colori vivaci, palline di carta velina, perle, foglie d'oro o addirittura farfalle. Si finalizza poi con la resina. Il suo sogno? continua a sviluppare questa tecnica e dedica tutta la tua vita alla creazione mantenendo lo sguardo di tuo figlio.