

Biografia
Dopo gli studi all'ENSAA Duperré, Michèle Coudert ha lavorato nel campo della moda, della decorazione e dell'intrattenimento. Queste esperienze professionali arricchiscono il lavoro che costruisce allo stesso tempo attorno alla figura stilizzata, attraverso la ricerca sui materiali, sul colore e sull'integrazione della luce. Le sue principali fonti di ispirazione sono il costruttivismo, l’arte africana, Gaudì…
In queste figure stilizzate e ibride l'attenzione converge verso l'occhio, in uno scambio di sguardi, e verso la bocca che invita al dialogo. L'asse centrale del naso, la linea degli occhi, gli arabeschi che terminano le teste come corna o corone, rimandano ad una realtà trasformata. Questi volti cercano di creare un collegamento tra l'immaginazione dell'artista e quella dello spettatore. Le forme geometriche si uniscono in volumi frammentati che creano piani e rilievi. La mescolanza dei materiali, talvolta una fonte luminosa, ricompone la figura in un mosaico di effetti e colori, tra astrazione e figurazione. Il volto è uno dei primi contatti con l'altro. Esprime emozioni, racconta una storia, vera o falsa. Queste figure singolari sono racconti visivi che ognuno può creare propri.