

Biografia
"La pittura è il mio respiro. È vitale per me. Agisce come una forza... La mia pittura è allora ebbrezza, gioia e grazia come vertigine o torpore." Istmo
Intervista insolita con Istmo di Galerie Gaïa
Biografia
Isthme, il suo nome d'arte, lavora sulle rive della Loira, a Nantes, dove è nata nel dicembre 1963.
Ha studiato prima Scienze Politiche a Bordeaux, poi Pianificazione e Gestione Urbana a Parigi. Per circa dieci anni lavora in diversi studi e collabora a Parigi con architetti e paesaggisti.
Durante i suoi studi a Bordeaux, ha frequentato le mostre del CAPC, vecchi magazzini del vino riabilitati per ospitare importanti mostre di artisti contemporanei. I suoi primi grandi shock artistici furono avvertiti lì durante la mostra monumentale di Anselm Kieffer e poi quella di Richard Long nel 1985. Ne emerse sopraffatta tanto dalla monumentalità delle opere di Kiefer quanto dalla purezza delle forme di quelle di Long. Parallelamente alla sua attività professionale, prende lezioni di disegno e pittura presso la città degli artisti di Auvers-sur-Oise.
Nel 2000 andò a vivere con la sua famiglia a Montreal, in Canada, dove ottenne la nazionalità canadese. Ed è da quell'anno che si impegna definitivamente nella carriera artistica, trascorrendo tre anni alla Saydie Bronfman School of Applied Fine Arts di Montreal. Del suo primo lavoro conserva la passione e il gusto per lo spazio, le linee pulite, i pieni, i vuoti, le trasparenze, le opacità...
I riferimenti che alimentano il suo lavoro artistico sono ampi e riguardano tanto le costruzioni degli architetti quanto
Mies Van Der Rohe per Less is more, il giapponese Tadao Ando per la luce, la scultura di Richard Serra o Dani Karavan per i loro interventi minimalisti nello spazio pubblico, o la pittura di Color Field Painting (Robert Motherwell, Clyfford Still, Charles Pollock) e la pittura contemporanea di Lee U Fan, artista coreano, Pierre Soulages, Fabienne Verdier, Geneviève Asse senza dimenticare gli inchiostri di Gao XingJiang.
Isthme ha tenuto la sua prima mostra a Montreal nel 2003 con una decina di dipinti e disegni. Tra il 2003 e il 2007, ha esposto in diverse gallerie e centri d'arte di Montreal prima di tornare in Francia per stabilirsi a Nantes, la sua città natale, e vivere vicino all'oceano. È appassionata di viaggi d'altura al timone di barche a vela. Naviga ogni volta che può nell'Atlantico e nel Mediterraneo. Ha al suo attivo diverse traversate dell'Oceano Atlantico. Da questi momenti oceanici sono emerse diverse serie di dipinti, Nights at Sea, e disegni, Crossing or Estuary.
Dopo essere stata selezionata per diversi anni nei saloni parigini di Garches e Réalités Nouvelles e in numerosi centri d'arte culturali, nel 2018 entra a far parte della galleria Gaia di Nantes. Questa gli organizza una prima mostra personale nel giugno-luglio 2019.
Isthme è presente in numerose collezioni private in Nord America ed Europa.
L'approccio artistico
“Raramente faccio uno schizzo prima di iniziare su una tela. Non andrò alla cieca però. Ho sempre una “visione-intuizione” che mi permette di fare una prima stesura su una grande tela di almeno un metro e sessanta per trovare il gesto più ampio, vivace e generoso possibile. Questa prima fase di lavoro prevede la ricerca di una forma e del suo colore. Allora da questo inizia il lento e lungo lavoro di composizione, di disposizione dove ogni linea deve rispondere all'altra, dove il piccolo dettaglio è importante quanto il grande, dove ogni colore deve trovare la sua proporzione Questo lavoro di aggiustamento e interrogativo continuo viene compiuto giorno dopo giorno fino a imporre al dipinto un equilibrio formale e colorato. Il tempo non ha alcuna influenza. La sfida in questa fase è mantenere la freschezza, la spontaneità dell'inizio.
Ogni quadro è quindi un'avventura che ha una sua storia, una sua memoria. Questa “visione-intuizione” trova la sua fonte nella natura durante una scappatella in mare, una passeggiata nella foresta o in un grande paesaggio e che è rimasta lì, da qualche parte nella mia memoria. Penso alle mie serie come Voyage en Argolis, Nuits en Mer o quella a cui sto attualmente lavorando Lying in the Grass. Quest'ultimo è apparso l'estate scorsa nel sud della Francia, sulle rive del Rodano, durante un momento sull'erba osservando gli sprazzi di luce tra le foglie dei platani. Così è nato il desiderio
trascrivere questa luce sulla tela e con essa il godimento di questa visione. In questi dipinti è il contrasto del chiaroscuro che cerco lasciando ampie aree scure di colore verde vescica adiacenti ai bianchi bluastri. Ma qui la luce proviene da dietro il dipinto, come nelle vetrate delle chiese.
Il mio obiettivo pittorico è riuscire a condividere sensazioni comuni della natura o sensazioni più uniche (serie Nuits en Mer) quando si tratta di momenti vissuti di notte al timone di una barca. Il dipinto è allora uno specchio: sensazione dell'artista-opera-sensazione dello spettatore Questo approccio è molto matisseano nel senso che il dipinto è un'emergenza, un'apertura verso qualcos'altro, qualcosa oltre. Le esplosioni bianco-azzurre delle mie opere sono un invito a immergersi in esse e perfino a volare attraverso di esse. Questo invito mi attira.
Per riassumere, il mio attuale lavoro artistico è il risultato di una “visione-intuizione” seguita da un lavoro sull'ordinamento di colori e forme. Senza sensazione, la mia pittura mi appare disincarnata, senza pensiero, fluttua. Se volessi far parte di un movimento artistico, direi che il mio lavoro si muove verso l'astrazione sensibile. »
Istmo
L'approccio di Isthme è tutto incentrato sull'equilibrio tra improvvisazione sensibile e rigore intellettuale, tra costruzione puramente plastica e l'emozione di una visione naturale trasposta in poesia, tra suggestione ed evidenza pittorica, tra astrazione e allusione a una realtà ellittica.
Collage, dipinti su carta, tele di grande formato, progettati in dittici e polittici per formare serie che risaltano nella bellissima architettura in cui Isthme le espone, diventano il mezzo di un unico e stesso approccio. I collage si uniscono e si giustappongono come “frammenti di natura”, di una natura che si ritroverebbe qui ricostituita in un ordine inaspettato e personale, da una visione più vicina alla realtà sensibile che a una fedele restituzione del mondo. Gli strappi nelle carte introducono caso e abbagliamento, anche se la posizione ponderata di ogni pezzo del collage e l'equilibrio dinamico della composizione sembrano essere l'obiettivo principale di Isthmus.
Isthmus suona accordi audaci, accordi apparentemente complementari ma abilmente deviati e arricchiti da toni inaspettati. I colori sono portati da una scrittura molto libera secondo un approccio abbastanza razionale al cromatismo e per una proposta innovativa e personale di armonia e ritmo plastico.
Nei suoi dipinti astratti e radicali, che sembrano non avere né alto né basso, è la sensazione spaziale a dominare, e la dispersione degli elementi colorati sulla superficie, qualunque sia la loro estensione, suggerisce che siamo di fronte a un dettaglio o a un frammento di un'opera molto più grande. Le scritte, come frammenti di un discorso di forme colorate che attraversano la superficie, evocano suoni che risuonerebbero nel vasto spazio della memoria.
Tutte queste incursioni nelle diverse tecniche e campi della creazione, esplorate in modo sensato ma metodico, costituiscono un'opera nuova e originale dove regna la volontà intellettuale ma dove la mano è sempre presente.
Daniele Lacomme
Nationalità
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