Jean-Marc Lemasson

Nato in Marocco nel 1957 in una famiglia dove la tradizione pittorica è molto forte, sono pittore e viaggiatore. Autodidatta, dipingo fin da giovane e mi avvicino all'arte da dilettante, nel primo senso del termine.

Da più di 40 anni ho viaggiato soprattutto in Medio Oriente, Asia, Oceania e America Latina. Queste scoperte mi hanno portato ad interessarmi alle arti tradizionali, all'architettura, ai miti e alle religioni. Questo viaggio mi ha portato anche alla pratica della musica classica indiana, il sitar.

Per le strade, gli artisti mi hanno accompagnato: Stevenson, London, Melville, Hesse, Rimbaud, Montaigne, Spinoza, Nougaro, Bach... E i disegni e i dipinti di Hugo Pratt, Delacroix, Gauguin, Matisse, Giotto, Caravaggio, Kandinsky, Macke . Tutti i purificatori dell'anima.

Dal 2010 pratico la pittura cinese a inchiostro, Shan Shui, un percorso spirituale dove la meditazione si unisce al gesto spontaneo, tra il vuoto e il pieno.

Ho esposto a Parigi (galleria Hérouet-le Marais, galleria St Paul), partecipato a diverse fiere collettive (Indépendants, Salon d'Automne, pittori dello spettacolo).

Dotato di questi famosi quaderni dalla copertina nera, disegno sul momento l'attimo fuggente, quello che fissa una nota musicale colorata sulla pagina bianca dei ricordi. Utilizzo questi quaderni per catturare paesaggi, emozioni sospese nel tempo. Li tratto con l'acquerello ma anche con inchiostro, pennarello, matita, pastello, tempera. Alcuni di questi disegni e schizzi vengono poi renderizzati in formati più grandi. Questi momenti onirici vengono poi trasfigurati grazie alla voluttà dell'olio sulla tela.

Le mie opere sono tante finestre aperte sul fruscio della vita e sullo slancio della luce. Amante del colore, aderisco volentieri ad una tradizione pittorica che celebra l'emozione, l'espressione dei sentimenti, l'abbondanza della natura e i suoi misteri.