“In quest’epoca di frenesia “egoistica” e di auto-messa in scena permanente, il mio lavoro mette in discussione il nostro modo di ricordare giocando con l’apparenza delle immagini, la loro evaporazione e la loro ricostruzione. Riflessioni, personaggi vaporosi che sfumano negli abiti e collage ironici sono tutti esempi del nostro modo di costruire ricordi, cancellando o ricostruendo forzatamente la realtà. » Stefanie Heyer.