Isaac Ato Jackson

Mi interessano le immagini come mezzo, ma anche come materiale che posso manipolare, che ha il potenziale di modellare il modo in cui pensiamo, di trasformarci, di parlare a noi stessi, di promuovere noi stessi, di pensare tra di noi e di aiutaci a comprendere il mondo in cui viviamo. - Ato Jackson

Classe 1994, il giovane artista ghanese Ato Jackson esplora la rappresentazione del corpo nell'era dell'occupazione dello spazio virtuale, esempio Instagram, dove le persone tendono a ritrarsi in fotografie, dove l'immagine del corpo viene manipolata, trasformata, alienata . Utilizzando la serigrafia, copia foto a grandezza naturale trovate sui social network di amici o persone che ha incontrato virtualmente, quindi utilizza vernice acrilica, pasta da stampa acrilica e pastelli dai colori sgargianti per trasformare questi corpi. Da questa riflessione sul suo tempo, la produzione artistica di Ato Jackson è combattuta tra figurazione e astrazione. Il corpo è atomizzato, senza un’identità vivida o chiara da identificare, ma piuttosto aperto a una migliore comprensione di ciò che il corpo e la sua soggettività possono diventare.