Osvaldo Borsani

Osvaldo Borsani inizia giovanissimo a lavorare nell'azienda di famiglia produttrice di mobili. Nel 1933 partecipa alla quinta Triennale di Milano con il progetto "Casa Minima", che vince la medaglia d'argento. Nel dopoguerra, una volta diplomatosi al Politecnico, strinse amicizia con molti artisti tra cui Lucio Fontana, Agenore Fabbri, Aligi Sassu, Roberto Crippa, Fausto Melotti, Arnaldo Pomodoro, con i quali realizzò importanti opere d'arte nel campo del mobile. e decorazione d'interni. Nel 1953, con il fratello Fulgenzio, fonda la Tecno, il grande progetto su cui lavorerà tutta la vita per sviluppare la produzione di serie rispetto alla produzione su misura. I suoi primi lavori di design industriale furono il sedile regolabile P40 (1953) e il divano D70 con sedile reversibile. Risale al 1968 il sistema per ufficio Graphis (firmato con Eugenio Gerli e distribuito in un milione di unità nel mondo) grazie al quale Tecno diventa un importante produttore mondiale di design per l'ufficio. Alla fine degli anni '60 Osvaldo Borsani, con Marco Fantoni e Valeria Borsani, crea il Tecno Project Center per la progettazione di nuovi prodotti, la gestione di grandi opere di architettura d'interni, la sperimentazione di nuove tecnologie, strategie e strumenti di comunicazione aziendale. Nello stesso periodo Borsani si apre al design per le grandi comunità e al contributo di progettisti esterni.