Jan Kuhlemeier

Nel suo lavoro, Jan tenta di catturare le qualità geografiche e fisiche degli elementi. Le linee delle onde che colpiscono i banchi di sabbia, il vento che cerca di aggrapparsi alla superficie dell'acqua. Le energie naturali, i movimenti e i colori delle proprie personali esperienze dei paesaggi si trasformano in un'immagine o oggetto visivo.

I toni che sperimenta nei suoi paesaggi sono illusioni sfuggenti che emergono attraverso i giochi di luce e il riflesso sulle superfici.

Per catturare l'inafferrabile in qualcosa di tangibile come il pigmento o la vernice, Jan effettua ricerche approfondite sulle diverse qualità di pigmenti e materiali. Attualmente utilizza i gel come base combinando diversi pigmenti, a volte trasparenti, a volte opachi, influenzando infine gli strati sottostanti e superficiali.

Nel suo lavoro Jan cerca di cogliere le qualità geografiche e fisiche degli elementi. Le linee delle onde che colpiscono i banchi di sabbia, il vento che cerca di aggrapparsi alla superficie dell'acqua. Le energie naturali, i movimenti e i colori delle proprie esperienze personali dei paesaggi si trasformano in un'immagine o in un oggetto visivo. I toni che sperimenta nei suoi paesaggi sono illusioni sfuggenti che nascono attraverso i giochi di luce e di riflessione sulle superfici. Per catturare l'inafferrabile in qualcosa di tangibile come il pigmento o la vernice, Jan effettua ricerche approfondite sulle diverse qualità di pigmenti e materiali. Attualmente utilizza i gel come base combinando diversi pigmenti, a volte trasparenti, a volte opachi, influenzando infine gli strati sottostanti e superficiali.