Jonathan Barber

L'artista affronta i temi della vita, della morte, della speranza e della bellezza e tenta di intrecciarli attorno alle dinamiche paradossali della speranza e della disperazione. Studia l'interazione tra l'uomo e lo spazio rappresentando soggetti spesso consumati dall'ambiente che li circonda. Alcuni motivi tratti da serigrafie giapponesi o carte da parati di epoca vittoriana influenzarono notevolmente la sua arte. Gli stencil sono per lui un ideale di bellezza e svolgono un ruolo di primo piano nelle sue composizioni. Esse, infatti, galleggiano sulla superficie delle sue tele e ne intensificano la profondità, permettendo così allo spettatore di aguzzare la vista e di stabilire un confine netto tra la superficie e gli stencil che vi sono sovrapposti. L'artista parla di bellezza naturale per giustificare l'utilizzo di questo procedimento. È in questa prospettiva che si inserisce il suo lavoro recente. Dipingendo vaste zone di oscurità, sinonimo di frattura e disperazione, l'artista desidera esprimere una tensione in cui esistono anche speranza e bellezza.

Lavora sulla luce, sulle ombre, sul movimento, sulle forme... Recentemente si è concentrato sull'astrazione e rappresenta paesaggi su tela e cartone ma anche studi più complessi su carta. Cerca di trascrivere un'atmosfera atmosferica giocando con i colori della sua tavolozza. Jonathan Barber utilizza toni scuri e pesanti che conferiscono ai suoi dipinti una certa profondità e una sensazione di distanza. Le sfumature di colore sono strumenti compositivi che sviluppa per enfatizzare la prospettiva delle sue opere.

Ha esposto in Inghilterra, Londra, Bath e Bristol, oltre che in Scozia a Edimburgo.