Daniel Sueiras Fanjul

L'artista pluripremiato Daniel Sueiras Fanjul è nato ad Alicante nel 1976 e vive e lavora ancora in Spagna. Nel 2000 ha studiato scultura presso l'Università di Belle Arti di Santa Isabel de Hungria. In precedenza ha studiato arte con Will Wilson negli Stati Uniti e pittura con Antonio López García in Spagna. Il suo lavoro è stato esposto in tutto il mondo in diverse gallerie, fiere d'arte e biennali, tra cui Madrid, Berlino, Taiwan, Corea, New York, Londra e Washington, solo per citarne alcune. Dal 1996 ha vinto numerosi premi per il suo lavoro. Dalla Concessione del FONDO FRONTERASUR nel 2009 e il 1° Premio al Certamen Confederación de Empresarios de Cádiz. Nel 2008 ha vinto il 1° Premio a Ciudad de la Letras de Tomelloso e nel 2006 ha vinto il Premio Modalità Pittura Alcalde Zoilo. Nel 2001 ha vinto il Primo Premio della Galleria a Murcia, in Spagna e nel 2000 ha vinto il Premio TALENS per concessione del Fondo, a Barcellona e anche il Concorso Nazionale di Pittura dell'Università di Siviglia. Nel 1999 ha ottenuto una Menzione d'Onore al Premio Antonio López Garcia di Tomelloso e nel 1996 ha ottenuto una Menzione d'Onore al Concorso Nazionale di Pittura dell'Università di Siviglia. Il suo lavoro cattura inevitabilmente l'attenzione dello spettatore a prima vista, grazie alla giocosità e all'ironia dei soggetti selezionati, che sono un commento al nostro posto come esseri umani e un interrogativo sulla nostra comprensione del mondo che ci circonda. Il suo ultimo progetto, "Natural Selection", è un omaggio alle scoperte di Charles Darwin sull'evoluzione e un'ironia su alcune delle sue inevitabili conclusioni. “Dipingo ritratti di animali, in particolare primati, solitamente incorniciati in uno stile barocco per dare un senso alla ritrattistica di personaggi illustri che possiamo trovare nei musei e in altri luoghi 'prestigiosi'. L'intenzione di fondo di questi ritratti e del modo in cui li rappresento è che lo spettatore ripensi i nostri standard. Presentando immagini culturali consolidate in diversi contesti, l’idea è quella di creare un luogo confortevole in cui ridere di noi stessi come specie e, a un livello più profondo, ricordarci che apparteniamo al regno animale. Credo profondamente che l’alienazione dei media naturali sia alla base di tutti i problemi che affrontiamo come specie. La mia intenzione è sempre quella di fornire un ritmo psicologico distintivo e profondo attraverso tutti i miei pezzi, in modo che lo spettatore si senta osservato dall'opera piuttosto che il contrario. Perché le immagini penetrano ben oltre il pannello dipinto.