Dorothy Iannone

Per oltre sei decenni, Dorothy Iannone (1933, Boston–2022, Berlino) ha tentato di rappresentare l'amore estatico, l'unione di genere, sentimento e piacere. Oggi la sua opera, che comprende pittura, disegno, collage, video, scultura, oggetti e libri d'artista, è ampiamente riconosciuta come uno dei corpus di opere più provocatori e fruttuosi degli ultimi decenni in termini di liberalizzazione della sessualità femminile e questioni politiche e femministe.

Come dichiarò l'artista Fluxus Robert Filliou già nel 1972, "È una combattente per la libertà e un'artista energica e dedita, che fonde abilmente immagini e testo, bellezza e verità. Il suo obiettivo non è altro che la liberazione umana". Un elemento narrativo alimentato da mitologie personali, esperienze, sentimenti e relazioni attraversa tutto il suo lavoro, unificato dal suo stile distintivo, colorato, esplicito e fumettistico.

Attiva dagli anni '60 ai primi anni '20, i suoi lavori sono stati recentemente esposti al Louisiana Museum of Modern Art, Humlebaek (2022); al Centre Pompidou, Parigi (2019); al Serpentine Pavilion, Londra (2018); al Centre Culturel Suisse, Parigi (2016); al MAMCO, Ginevra (2017); al Migros Museum für Gegenwartskunt, Zurigo, e alla Berlinische Galerie, Berlino (2014); al New Museum, New York (2009).