Melvin Sokolsky

Melvin Sokolsky è nato e cresciuto a New York nel 1933, dove ha iniziato la sua carriera come fotografo di still life. Ha iniziato la sua carriera all'Harper's Bazaar nel 1959 all'età di 21 anni. Il lavoro di Melvin è particolarmente influenzato dall'arte: i surrealisti Paul Delvaux, Salvador Dalì, Francis Picabia e maestri fiamminghi come Jan Van Eyck, Rogier Van der Weyden, Hieronymus Bosch e Pieter Brueghel. Come nella pittura di Balthus, a lui interessa il movimento del corpo sotto i vestiti, la donna davanti all'obiettivo più che la moda. La serie ''Women in Bubble'' prodotta durante le collezioni primaverili a Parigi nel 1963 per Harper's Bazaar è una delle sue creazioni più famose. L'ispirazione è venuta dal ricordo di un dipinto di Hieronymus Bosch, ''Il giardino delle delizie'', in cui possiamo osservare personaggi in bolle trasparenti. Non resta che trovare i trucchi per realizzare la magia. Melvin si reca a Long Island per far realizzare agli ingegneri aeronautici le bolle di plexiglas, sfere di plastica unite tra loro con spazio sufficiente tra le due parti per consentire il passaggio dell'aria. Il sistema di cerniere si ispira alle uova Fabergé con giunti posizionati nella parte superiore della bolla per consentire un facile accesso al manichino. Le bolle sono sospese a una gru mediante cavi aerei, di cui rimuove le tracce grattando il negativo della pellicola, creando l'illusione perfetta. Per quanto riguarda il casting, si tratta di trovare modelle che possano entrare nella bolla senza farsi prendere dal panico o soffrire di claustrofobia, ed è naturalmente verso la sua modella preferita, Simone d'Aillencourt che il fotografo si rivolge. Bolle di plexiglas alla deriva sulla Senna, modelli minuscoli accostati a mobili giganteschi - un riferimento ad Alice nel Paese delle Meraviglie, manichini levitanti, mobili fissati al soffitto che ribaltano l'assenza di gravità e numerosi ritratti di celebrità sono tutti cliché che hanno segnato la storia della fotografia .