

Pierre Mantra, pittore del misticismo e della spiritualità.
Biografia
Pierre Mantra, pittore svizzero nato nel 1935 a Ginevra, sapeva fin da piccolo che sarebbe diventato un artista. Il suo futuro sembrava delineato nei minimi dettagli in Svizzera, ma scelse un'altra direzione, anche se il prezzo da pagare sarebbe stato alto. Dopo un periodo alle Beaux-Arts di Ginevra, a soli diciassette anni fuggì a Parigi. Per un anno lavorò all'accademia di André Lhote e poi incontrò Auguste Herbin, che sarebbe diventato il suo mentore e avrebbe suggellato il suo destino di pittore.
Nel 1954, Pierre Mantra divenne il più giovane espositore del Salon des Réalités Nouvelles, accanto a personaggi famosi come Vieira da Silva, Hartung e Vasarely. Si immerse nella teosofia di Rudolf Steiner e del Goethanum per approfondire la conoscenza dei colori, della sezione aurea e dei quadrati magici.
Tuttavia, il suo bisogno di assoluto e di espressione personale lo porta a un'astrazione al limite del figurativo. I primi successi non tardarono ad arrivare: contratti con gallerie ed esposizioni a Parigi e New York. A soli 25 anni la sua carriera decollò.
Tra il 1958 e il 1959, il suo stile si evolve verso un'astrazione minimalista puntinista, caratterizzata da mantra visivi e tocchi incantatori. Le responsabilità familiari lo spinsero ad abbandonare la scena parigina e a ritirarsi all'Arco di Lanza Del Vasto, dove adottò uno stile di vita non violento, meditativo e spartano. Quello che segue è un primo ritiro ecologico.
Nel 1968, dopo quindici anni di assenza, Mantra riapparve timidamente in una mostra a Parigi. Il suo lavoro continua nell'ombra, in preda ai dubbi, come una terapia. Come uno yogi, Pierre Mantra svuotò la sua mente per riempirla.
Mostre degne di nota
Livello della Galleria, Madison Avenue, New York
Galleria Bellechasse, Parigi
Galleria Perron, Ginevra
Museo Rath, Ginevra
Galleria Entremonde, Parigi
Galleria Marcel Lenoir, Parigi