L'ETÀ DELL'INNOCENZA - Bambini e armi negli Stati Uniti
In occasione della pubblicazione del suo nuovo libro “Age of Innocence” (ed. Images Plurielles), Laurent Elie Badessi presenta alla Art Trope Gallery, in collaborazione con Polka Galerie, una selezione di 27 fotografie.
Vivo negli Stati Uniti da quasi trent'anni. Sono stato incuriosito dalla cultura delle armi in questo paese fin dal primo giorno in cui sono arrivato sul suolo americano. Ho iniziato a lavorare su “Kids and Guns in the United States” nel 2016, avendo da tempo il desiderio di creare una serie di fotografie al riguardo.
Ho lasciato Parigi per Houston nel 1991, dove ho risieduto per circa quattro anni prima di stabilirmi a New York. Essendo francese, non ero mai stato in contatto con armi da fuoco. È stato in Texas che sono stato sorpreso di scoprire che era del tutto normale per un bambino, anche molto piccolo, andare al club di tiro o a caccia con i suoi genitori.
Negli anni successivi viaggiai molto attraverso il paese per vari progetti fotografici e mi resi conto che le armi da fuoco erano popolari in tutti gli Stati Uniti. Non simboleggiano il pericolo ma sono, al contrario, sinonimo di sicurezza.
Si tratta di un argomento controverso nel Paese perché, ad oggi, il numero di armi in circolazione sarebbe il più alto al mondo: più di 300 milioni. Molte persone temono che le sparatorie di massa siano diventate sempre più frequenti a causa della facile disponibilità di armi da fuoco.
Per alcuni le armi da fuoco sono un oggetto del desiderio, per altri un oggetto di odio, una questione che affascina e polarizza la società americana. Da generazioni i bambini di tutto il mondo giocano con armi finte. Senza dubbio, le armi da fuoco fanno parte della nostra vita quotidiana, che ci piaccia o no!
L'obiettivo di questo lavoro fotografico era cercare di capire perché le armi piacciono a così tanti americani. Il mio obiettivo era rimanere il più neutrale possibile ed esplorare questo aspetto fondamentale della società americana evidenziando e documentando il rapporto che i bambini e gli adolescenti hanno oggi con le armi da fuoco.
Ho lasciato che i bambini si esprimessero davanti al mio obiettivo e ho dato loro la stessa libertà di rispondere a questa semplice domanda: “Cosa ti piace delle armi?” »
In queste fotografie, questi giovani tengono in mano armi o giocattoli veri, il che rivela la linea labile tra finzione e realtà in quest’area.
Non dobbiamo dimenticare che la maggior parte dei decessi e degli incidenti causati da armi da fuoco tra i bambini avviene quando trovano un'arma lasciata incustodita mentre giocano o decidono di sfoggiarla. In questo libro una cosa è certa: la sicurezza è una priorità assoluta.
L’innocenza giovanile può includere o escludere le armi. Per alcuni proteggersi significa vivere con le armi, per altri proteggersi significa vivere senza armi. Chi ha l'ultima parola?
“Bianco e Nero” - Mostra Collettiva
con
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