Fondata dallo scorso aprile a Venezia, la Galleria 193 prosegue il ciclo di mostre Colore e Materia con la seconda parte intitolata Tratti da ricordare: l'estetica e la politica dei ritratti neri. Attraverso la pratica del ritratto, gli artisti Sesse Enlangwe, Idris Habib e Bara Sketchbook realizzano un lavoro di memoria celebrando il corpo nero.
"Per me, questa mostra è una nuova opportunità per educare ulteriormente sull'importanza della rappresentazione combattendo la memoria selettiva. Documentare un'esistenza nella pittura va oltre la carnagione e la complessità del soggetto.
sfumature di colori utilizzati, si tratta anche di creare opere che restituiscano dignità, incapsulano un'essenza, raffigurano fragilità, ingegnosità e spirito combattivo. Tanti gli elementi che Elangwe, Habib e Bara Sketchbook riescono ad esprimere attraverso i loro ritratti" spiega Brice Arsène Yonkeu, curatore della mostra.
I ritratti di persone di colore sono rari e spesso emarginati nella storia dell’arte. Sebbene molto presente nella società, questa interculturalità non si riflette fedelmente nelle arti visive prima degli anni Cinquanta. Infatti, se il genere del ritratto si è evoluto notevolmente in pittura con il contributo notevole e prezioso dei maestri europei in particolare, il suo sviluppo è avvenuto nel periodo successivo. spese dei corpi neri. Tutti e tre provenienti dall'Africa occidentale e che lavorano tra l'Africa e gli Stati Uniti, Sesse Enlangwe, Idris Habib e Bara Sketchbook catturano uno sguardo, un'emozione. Con questo corpus di lavori, la mostra crea una nuova iconografia contemporanea della comunità africana e della sua diaspora.
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