La rappresentazione della donna nell'arte è un argomento appassionato!
Le “donne” sono da sempre i soggetti più apprezzati dagli Artisti nella Storia dell'arte. Non sempre però la Donna è stata ammessa in campo artistico come “artista” a pieno titolo.
Rappresentata molto spesso come un'eroina durante la Preistoria e l'Antichità, solo tardi la donna assurse al rango di artista creatrice al pari dell'uomo. La donna prima di diventare artista nasce come modella preferita degli artisti. Fin dall'antichità simboleggia il desiderio, il sogno ed è un modello estetico privilegiato.
Le donne sono sempre state i soggetti delle più grandi opere d'arte (La Nascita di Venere, La Gioconda, L'Odalisca, ecc.), ma sono state anche artiste di talento in epoche diverse. Lo studio dell’arte femminile mette in luce la creatività e le conquiste delle donne in contesti a volte ostili. Contesti in cui le donne non avevano accesso all'istruzione e/o all'approvazione dei mecenati. L'interesse per il tema delle donne nell'arte è variato nel tempo. Storici e ricercatori iniziarono ad interessarsene in modo più sistematico nel corso del XX secolo. I movimenti femministi degli anni Sessanta e Settanta hanno contribuito a mettere in luce la questione della rappresentazione delle donne e della loro rappresentatività nell’arte.
Possiamo distinguere diverse epoche importanti nello studio della rappresentazione della donna nell'arte. Nelle società antiche, le donne erano spesso raffigurate in un contesto mitologico. Incarnavano divinità o eroine, spesso simboli di fertilità. Nel Medioevo le rappresentazioni femminili erano spesso legate alla religione cristiana con figure come la Vergine Maria, pura, protettiva e nutriente. Il Rinascimento segna un punto di svolta con l'emergere di ritratti individuali di donne. Erano generalmente idealizzati secondo gli standard di bellezza dell'epoca. Nei tempi moderni, con il passare del tempo, gli artisti hanno iniziato a rappresentare le donne in modi più realistici, riflettendo gli sviluppi sociali e culturali.
Il posto delle donne nell'arte, una lotta femminista.
L'arte riflette la cultura e la storia di ogni epoca. Lo studio della rappresentazione delle donne nell’arte ci offre preziose informazioni su come le donne venivano percepite, trattate e sul loro ruolo nella società durante i diversi periodi storici. L'arte e i dipinti del periodo ci mostrano anche come le norme e i ruoli di genere si sono evoluti nel tempo. Ci aiuta a comprendere i progressi compiuti nell’uguaglianza di genere e le sfide rimanenti.
Analizzando il modo in cui le donne sono state rappresentate nella storia dell’arte nel corso dei secoli, le femministe possono denunciare e decostruire gli stereotipi di genere che sono stati perpetuati attraverso l’arte. Questi ultimi si sforzano di mettere in luce il lavoro di artiste trascurate dalla storia dell'arte, restituendo così una parte importante della creatività femminile. Ed esaminando gli squilibri nella rappresentazione artistica, possono evidenziare le persistenti disuguaglianze di genere e sostenere il cambiamento nel modo in cui le donne vengono percepite e celebrate. Per quanto riguarda la rappresentazione della donna nell'arte contemporanea, in questo momento si sta scrivendo la Storia ma non credo di correre troppi rischi dicendo che è molteplice, plurale, mutevole, complessa, l'immagine ancora una volta della nostra società. Di seguito una proposta personale e non esaustiva per la rappresentazione delle Donne nella Storia dell'Arte Contemporanea.
Catalogo completo della mostra “Le donne nell'arte contemporanea”.
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