
Quand le vent tourne nos pages
Yolaine Wuest
Pittura - 80 x 80 x 2 cm Pittura - 31.5 x 31.5 x 0.8 inch
2.011 £
L’arte mi sembra il vettore di un pensiero, anche di una postura, capace di suscitare un’emozione, qualunque essa sia.
Yolaine Wuest, nata nel 1962, è di Colmar formata alla Scuola di Arti Plastiche della città. Per dieci anni entra a far parte di un laboratorio collettivo e intraprende la strada dell'astrazione.
Il nero è la sua fonte di ispirazione. Ampiamente presente sulle sue tele, lo ottiene attraverso una sapiente miscela di terra d'ombra, terra di Siena... che lavora con delicatezza e profondità utilizzando vari strumenti (pennello, pennello, stoffa...). Questo nero risuona in lei e la apre verso una ricerca meditativa che guida il suo gesto e dà il titolo al dipinto. Per Yolaine Wuest il nero ha il potere di enfatizzare le forme e far risaltare la luce in contrapposizione al bianco utilizzando la tecnica del chiaroscuro.
“Noi siamo i legami che tessiamo, attraverso i nostri incontri e i nostri cammini di umanità. Sulle linee curve, rette o sinuose della nostra vita, ci sono tante delicate tappe di luce che scandiscono e danno energia alla nostra esistenza... Occasioni o prove, tante "possibili" sulla "cornice" della nostra vita..." (Y. Wuest)
Nel 2020, Yolaine Wuest passa dalla tela alla carta da lucido, dal nero alle sfumature di grigio, ma rimane fedele alla pittura a olio. Una digressione visiva che trova origine in un progetto espositivo nel cuore di una cappella romanica. La scelta di questo materiale, che impregna con i suoi oli e pigmenti, è quella utilizzata dagli scalpellini per guidare il loro lavoro. Pone i suoi segni, le sue tracce in un gioco di trasparenze dove la luce contribuisce alla magia dell'opera.
Qualsiasi forma di figurazione è assente nelle opere di Yolaine Wuest, ma lei ha sviluppato una propria grafologia artistica derivante dalle sue emozioni, dalle sue aspirazioni, dalle sue intuizioni.
Sono queste a volte le parole che ispirano le sue opere e guidano le sue azioni. “Spesso lascio risuonare dentro di me parole che mi hanno toccato, le leggo, le rileggo, lascio che mi aprano le porte. Li lascio entrare in me, li assaporo, mi nutrono... poi penso in forme e linee. La mano allora non è altro che lo strumento, l’estensione di una forma di risonanza… Un modo per “aprire le virgolette”…”
Le virgolette che apre risuonano dentro di noi e fanno da filo conduttore tra il nostro sguardo e le nostre emozioni. Ispirati dalle sue opere, ci lasciamo trasportare deliziosamente dai nostri sogni ad occhi aperti, dai nostri pensieri profondi. È un invito baudelairiana a un viaggio interiore.
“L’arte mi sembra il vettore di un pensiero, anche di una postura, capace di suscitare un’emozione, qualunque essa sia. » Y. Wuest
Pittura - 80 x 80 x 2 cm Pittura - 31.5 x 31.5 x 0.8 inch
2.011 £
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