Jaber El Mahjoub

Jaber El Mahjoub è nato nel 1938 da una famiglia di pastori di M'Saken in Tunisia. La sua infanzia fu resa pericolosa dalla morte di sua madre all'età di sei anni. Sua sorella lo ha educato senza mezzi finanziari per dargli l'accesso alla scuola e la possibilità di imparare a leggere e scrivere. All'alba del 1958 decide di trasferirsi a Marsiglia e lavora come fornaio. Due anni dopo, prese la strada per la capitale francese. Dotato delle sue mani e della sua voce, modella sculture e allo stesso tempo compone, scrive ed esegue canzoni, registrando anche due 45 giri con la Pathé Marconi. Un ricco americano è messo alla prova dal suo lavoro, lo porta negli Stati Uniti, lo sposa e promuove la sua carriera a livello internazionale. Tra una pausa e l'altra compone con cura, passione e rigore, utilizzando la cartapesta, opere tridimensionali particolarmente singolari, intriganti e sorprendenti. Vero demiurgo, traspone la sua argilla carbone nella forma di un uccello, di un pesce o di un fiore. Il suo lavoro di panettiere gli offre questo procedimento che applica nel campo dell'arte: prima usa le mani per dare sostanza a una forma e poi cuoce l'impasto del pane. Aggiunge colore alle sue creazioni artistiche e uno spiccato senso estetico. Jaber El Mahjoub espone in una delle gallerie più rinomate di San Francisco. L'artista riunisce tutti gli amanti dell'arte “flower-power”. Ritornato a Parigi ed espone all'American Center of Artists nel 1977. Ha partecipato a numerose mostre prestigiose con amici e collezionisti. Il suo lavoro è oggetto di acquisizioni in numerosi musei dedicati all'arte outsider o all'arte. Un uomo dall'ombra alla luce, il suo valore di mercato è alle stelle. Tra gli 800 candidati al Plainfield Art Festival, l'artista è stato incoronato con il primo premio per la pittura.