La galleria MAGMA è lieta di presentare la mostra “Organized Chaos”, con Andrew Schoultz (1975 - Wisconsin, USA), Kathryn MacNaughton (1985, Toronto, Canada), Alberonero (Luca Boffi - Lodi, 1991), dal 14 settembre a novembre 9, 2019. Per la prima volta i lavori di Schoultz e MacNaughton saranno esposti in Italia con il talento italiano Alberonero, già presentato in altre mostre alla galleria MAGMA. Tutte le opere, realizzate appositamente per la mostra, mostrano fin dal primo sguardo un comune approccio dinamico alla pittura, grazie alla ricerca degli artisti nello studio della luce, del colore e del movimento, che declina una maestria complessa e intuitiva, secondo sfumature e storie personali. . Andrew Schoultz è un punto di riferimento per l'arte urbana negli USA, con importanti e numerose mostre nella sua carriera, sia in gallerie private che in istituzioni pubbliche. Infatti, la partecipazione alla recente e fondamentale mostra collettiva “Beyond the Streets” a Los Angeles, una grande antologia di Street Art, è accompagnata da mostre personali a New York, San Francisco, Los Angeles, Boston, Londra, Rotterdam e molte altre. altre città. Il valore della sua ricerca è poi evidenziato dalle mostre collettive istituzionali, tra cui quelle organizzate all'Andy Warhol Museum (USA), al Torrance Art Museum (USA), all'Havana Biennial (Cuba) e all'Hyde Park Arts Center (USA). , al Museo d'Arte Laguna. (Stati Uniti), Museo d'Arte Moderna di San Francisco (Stati Uniti). Le sue opere sono incluse in importanti collezioni pubbliche, tra cui il San Francisco Museum of Modern Art, il Los Angeles County Museum of Art, la Frederick R. Weisman Foundation, la Progressive Art Collection e Colección SOLO. Il caos di Schoultz, rappresentato nei suoi lavori precedenti come scene di battaglie, di lotta contro il sistema capitalista, si ispira innanzitutto ai fumetti underground, ai graffiti, alla cartografia tedesca: l'ossessione per il potere e l'Accumulo sono temi ricorrenti e fortemente rappresentati nelle sue opere. In una nuova fase, alla quale appartengono anche le opere esposte in "Organized Chaos", il suo stile gira, si evolve, concentrandosi sulla percezione, sul movimento, rafforzando questo interesse per le vibrazioni cromatiche e lo sfondamento spaziale che lo accompagnano fino alla sua così riconosciuta e apprezzati murales. Alla violenza precedentemente raffigurata si sostituisce la forza della trama cromatica che, pur senza raffigurare scene di battaglia, riesce a far percepire allo spettatore una tensione compositiva ed emotiva altrettanto intensa. Nascono così opere come “Electric Void”, dove basta il titolo per descriverne la qualità: il dipinto sembra essere solo un dettaglio di una forza dinamica esplosiva e ipnotica, sulla quale si affaccia il nostro sguardo. Quando, ad esempio, nel caso di "Vaso con arco", Schoultz raffigura un elemento comune come un vaso, lo fa quasi scomponendolo nella sua struttura e nel suo colore e sviluppandone l'energia, lasciandolo mimetizzare nell'ambiente grazie a gli incredibili tratti circolari che trasformano anche una natura morta in una continua sinfonia di colori e movimento. Kathryn MacNaughton è uno dei nomi più promettenti della scena contemporanea odierna. Arriva alla mostra “Organized Chaos” dopo aver completato con successo la sua residenza presso i PADA Studios di Lisbona, un'istituzione culturale portoghese che ogni anno seleziona sei artisti da tutto il mondo. Nascono da questa esperienza anche le sei opere esposte alla galleria MAGMA, tra cui “Onda” e “Flor”. In queste due opere Kathryn si confronta infatti per la prima volta con la tridimensionalità, raggiungendo un livello poetico senza precedenti pur conservando l'energia e l'istintività dei suoi tratti pittorici, che ritroviamo perfettamente rappresentati negli altri dipinti, tra cui “Ventilar” e “Torcido”. . Protagonista di numerose mostre individuali e collettive in Canada, in particolare al Gardiner Museum di Toronto nel 2016, e all'estero, Kathryn ha visto i suoi lavori pubblicati su importanti riviste come Elle Magazine, District¬W Magazine, The Coveteur e Juxtapoz Magazine. Sul nostro profilo Facebook troverete la sua recente intervista a Forbes. La qualità delle opere esposte alla galleria MAGMA permette di percepire immediatamente il contrasto tra brutalità pittorica e rigore compositivo che ha reso lo stile di Catherine così apprezzato e riconoscibile. Una pittura astratta che contrappone la bidimensionalità dei fondi piatti, alla forza delle forme curvilinee che decostruiscono la composizione, come tagli istintivi. Il meticoloso processo di stratificazione crea opere piatte e scultoree, vitali e sospese nel tempo. Il terzo protagonista di “Organized Chaos” è Alberonero, un talento emergente già capace di raggiungere risultati importanti. La galleria MAGMA gli ha dedicato una mostra personale nel 2018, e nello stesso anno ha partecipato all'importante mostra collettiva "Abstracta" al Museo Gagliardi di Noto, con opere di grandi maestri italiani come Turcato, Perilli, Tancredi e le generazioni più giovani di artisti urbani italiani, come Tellas, 2501 e altri. Nel 2017 ha completato un importante progetto installativo a Favara, in Sicilia, per il Farm Cultural Park. Importante è la partecipazione a “Roma Arte Aperta”, mostra collettiva presso l'Ex Dogana di Roma, con opere di maestri dell'arte come Alighiero Boetti, Sol LeWitt, Jannis Kounellis e altri. Per questa nuova mostra Alberonero ha realizzato tre sculture che si inseriscono perfettamente nel dialogo con gli altri due artisti. Queste opere testimoniano le tappe di un percorso stilistico che parte dalla percezione visiva, dalle immagini residue e dall'interazione di questi elementi verso lo spettatore. In “Organized Chaos”, tuttavia, la materialità diventa il nuovo perno della sua storia. Elementi naturali come piccoli rami raccolti vengono paragonati all'acciaio e al cemento, e la resa spaziale in altre opere viene ingannevolmente dilatata o esaltata da specchi. L'utilizzo di paste colorate, applicate volutamente in maniera istintiva e brutale, esprime il lato emozionale, destrutturato e libero della sua ricerca. Questi materiali, appartenenti alla nostra quotidianità e quindi generalmente ignorati, vengono mescolati, contrapposti ad un livello poetico forse inedito per l'artista stesso, spogliando il rigore bidimensionale delle opere pittoriche e appropriandosi dello spazio fisico.
Leggi di più