La galleria MAGMA è lieta di annunciare la mostra “Surrealist Irrévérence”, dal 15 settembre al 3 novembre, con Okuda (Spagna), Hell’O (Belgio), Zebu (Germania).
Per la prima volta le opere di questi grandi nomi dell'arte urbana internazionale saranno esposte in Italia.
La galleria MAGMA è lieta di presentare al pubblico le opere più recenti di questi grandi artisti, già presenti in collezioni pubbliche e mostre museali, come Hell'O al BAM - Musée des Beaux-Arts de Mons e, nel caso di Okuda, il Centre del Carme di Valencia, che quest'anno ha presentato una retrospettiva monumentale e molto partecipata.
Sebbene chiaramente definiti da origini e percorsi diversi, questi artisti condividono un impulso naturale verso composizioni surrealiste, sia geometriche che organiche. L’uso vibrante del colore da parte di Okuda va di pari passo con il senso di mistero e disciplina di Hell’O e con le composizioni di Zebu, in equilibrio tra eleganza e divertimento.
Le opere di Okuda si trovano nelle strade e nelle gallerie di tutto il mondo: Stati Uniti, Giappone, India, Mali, Mozambico, Cile, Brasile, Perù, Sud Africa, Messico ed Europa. Nel 2016, la fiera ARCO di Madrid gli ha affidato un progetto di arte pubblica, mentre nel 2015 ha realizzato, in particolare, “Heads Juice” per la fiera di Milano. Nel 2014 è stato uno degli artisti della mostra organizzata dalla Fondazione Benetton al CAC di Malaga.
Nella sua opera architetture multicolori e geometriche si fondono in forme organiche, corpi senza identità, animali senza testa, simboli che invitano alla riflessione, tra il serio e il faceto: un linguaggio iconografico unico. Il surrealismo pop che contraddistingue questo artista affonda le sue radici nei viaggi, nel cinema e nella musica (ha collaborato con grandi nomi del rap e del soul come Alicia Keys e Kanye West), nella moda e nella vita di tutti i giorni.
Il mondo surreale e colorato descritto da Hell’O (Jérôme Meynen e Antoine Detaille) è caratterizzato da un’esecuzione rigorosa, popolata di strane figure e simboli misteriosi. Un universo a volte grottesco ma sempre poetico, dove domande filosofiche si affiancano a domande senza senso, lasciando il pubblico libero di seguire ed esplorare il proprio viaggio preferito. Un carnevale gioioso e macabro, silenzioso e rumoroso allo stesso tempo, da cui scaturisce il loro formidabile controllo compositivo e cromatico. Molto importanti, tra le altre mostre, non solo la recente personale alla BAM di Mons di quest'anno, ma anche le mostre al Musée d'Ixelles e al Palais des Beaux-Arts de Bozar, entrambi a Bruxelles.
Le opere del duo tedesco Zebu si ispirano alla natura e alla vita quotidiana, cercando di arrivare all'essenza di ciò che intendono rappresentare, di liberare le figure dai dettagli e di far emergere la struttura e il ritmo dell'energia espressiva compositiva. I due artisti, cresciuti a Berlino, hanno creato Zebu nel 2015: le loro origini affondano nel mondo della street art e dei graffiti, che li ha uniti nel 2007. Oltre ai murales realizzati in importanti commissioni pubbliche regionali. Da segnalare, tra le altre, le importanti mostre tenutesi nelle gallerie di New York, Santiago del Cile, Tokyo e Berlino.
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