Rémi Planche, nato nel 1993, vive a Perche. Dopo un corso universitario di Storia – dove il suo bisogno viscerale di dipingere si esprimeva di notte – Rémi ha scelto di diventare un professionista per dare libero sfogo alla sua passione. Le sue influenze sono molteplici, ma il suo campo preferito resta la rappresentazione del corpo umano, dei volti, delle mani. I corpi sono vestiti o nudi, in posizione di attesa, di difesa, di risposta, ... volto assente affinché emerga l'idea di ogni essere umano al di là della posa. I volti maschili sono duri, barbuti, segnati dalle intemperie, ieratici e perfino solenni, tutti segnati da una vita di prove e vicissitudini eppure tutti sublimati dallo sguardo. Come un ritorno alle origini, all’idea stessa degli inizi, il suo lavoro si è orientato verso i primati – lontani cugini – con già in vista, quasi dolorosamente, la coscienza dell’animo umano. E poi ancora nell’idea di cruda forza animale, senza concessioni, appare scontata la rappresentazione dei felini, con negli occhi il fil rouge della coscienza. Per Rémi tutto può essere ispirazione, respiro, emozione, palpitazioni... Immergersi in questi saluti è prendere coscienza della nostra umanità
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