Inaugurazione 24 maggio ore 19:00
Piena di sale e acqua, rocce e notti, Marion scruta le coste da tempo immemorabile. A lungo in acqua con la sua tribù, navigando per il pianeta su vecchie barche da lei rimesse insieme, ha finalmente toccato terra a ovest, nel sud della Gran Bretagna per essere più precisi.
Basti dire che l'acqua è ancora lì, onnipresente, ma che le pareti sono meno liquide, tutte giardini rocciosi decorati con alghe multicolori che si snodano in pozze d'acqua.
Anche nel cielo c'è acqua: ancora torbida, gocciola pesantemente e aggredisce le onde.
Sul bordo di queste masse d'acqua, i frangiflutti delle dighe geometriche e i frontoni colorati delle case di Ouessant o Saint-Gué rivelano le luci bagnate dalle raffiche di vento.
Giorni e notti, mattina, mezzogiorno e sera, Marion Zylberman osserva le brughiere, le coste e i porti per portarci l'essenziale. Dalle grandi aree piatte di pastelli alle sottili linee di inchiostro, la sua tavolozza e i suoi strumenti variano con le stagioni e il tempo. Grandi formati e piccole miniature ci pongono di fronte alla sostanza del paesaggio. Andando dritta al punto e senza concessioni, Marion sicuramente posiziona la sua linea e il suo colore sulla carta.
Quando non si arrampica sulle rocce, Zylberman va al mare in bicicletta o, nel peggiore dei casi, attraversa la costa nel suo furgone nei giorni di tempesta. Nessuno ricorda di averla vista rinchiusa per un giorno intero.
Sembra di sì!
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