

Biografia
“Pittore dell'animo umano, Remy Disch modella la sua opera secondo le energie che sente.
Autodidatta, il suo viaggio è quello di un passaggio che lo porta dal mondo dei media a una malinconia gentile e serena. Da lì, ascolta in silenzio i movimenti e i mormorii degli esseri che si sviluppano e vivono intorno a lui per condurlo altrove pieno di tranquillità e mistero.
I suoi schizzi, i suoi studi e i suoi ritratti hanno indubbiamente vissuto lì prima di giungere a lui.
I 20 anni di collaborazione come regista e direttore artistico con Canal+, France Télévisions e i più grandi gruppi mediatici, mentre già dipingeva, gli hanno permesso di rafforzare la sua fiducia negli altri e la sua capacità di sublimare le emozioni di un incontro.
Avvistato e poi quotato a Drouot ormai da 18 anni, Remy Disch esplora languidamente oggi il potenziale estetico di un equilibrio che chiama per un attimo al silenzio il rumore della vita quotidiana in un pacifico e rasserenante disincanto.
I volti inclinati che abitano la sua opera, reminiscenze del rinascimento italiano con affinità lynchiane e modiglianesche, proteggono ciò che diventa e le proiezioni di ogni persona; la speranza di un ritorno, di una realizzazione, di una vita che verrà. Ogni storia si ritrova lì, ogni ispirazione, ogni attimo, prima di diventare, in un sussurro, le figure allegoriche di una risonanza tra tutto ciò che ha vissuto e ciò che è vivo. Con un tratto che li riporta all'essenza stessa di ciò che sono, Remy Disch li trasforma in entità meditative e senza tempo che contemplano l'artista e ciò che lo compone. Le fibre delle sue tele si fondono con quelle della sua pelle in un corpo e uno spirito indistinti; elevazione verso una nuova incarnazione. »
Fabrizio Ramelli
