

Biografia
Yannis Kounellis (nato nel 1936 al Pireo, in Grecia - morto nel febbraio 2017) è stato un pittore, artista e scultore greco, attivo in Italia.
Dopo aver trascorso i suoi primi vent'anni in Grecia, dove ha iniziato Per seguire la formazione artistica, Yannis Kounellis si trasferisce a Roma nel 1956 e frequenta i corsi dell'Accademia di Belle Arti. Segnato dall'opera di Alberto Burri e Lucio Fontana, poi da quella di Yves Klein e Piero Manzoni, dal 1958 dipinge quadri di grandi dimensioni composti da disposizioni di lettere, numeri e segni (frecce o simboli matematici), trasferimenti su tela di segni appartenenti a lo spazio sociale della vita quotidiana, presentato durante la sua prima mostra personale a Roma (gal. la Tartuga, 1960).
Dopo il 1963, Yannis Kounellis dipinge parole semplici, giorni della settimana associati a colori (Lunedì, martedì, mercoledì, 1963) o segni musicali legati a titoli di spartiti.
p> Dopo un'interruzione dal 1965 al 1967, quando l'artista prende coscienza della natura frammentata della società e dell'inadeguatezza della pittura, modalità di espressione dell'unità e della misura storica, per esprimere questa frammentazione sociale, Kounellis sviluppa proposte plastiche radicalmente nuove.
Yannis Kounellis combina in numerose opere forme inorganiche in termini di struttura con materiali organici in termini di sensibilità, come lana grezza, minerale di carbone o animali vivi: così, nel 1967, un pappagallo davanti a un rettangolo piastra metallica.
Queste opere sono presenti nelle mostre di “Arte Povera” (1969, Bologna) o “Antiforme” (Quando gli atteggiamenti diventano forme, Berna, Londra, 1969). Questa esigenza di coinvolgimento dell'arte nella vita reale ha portato Kounellis a presentare dodici cavalli vivi in una galleria (gal. l'Attico, Roma, 1969), segnando una mutazione fisica dei sensi consueti di percezione in uno spazio artistico.
Dal 1969, anno in cui Kounellis realizza a San Benedetto del Tronto la sua prima porta murata, composta da blocchi di pietra sovrapposti con una tecnica cruda, l'artista crea spesso strutture che bloccano la visione, che racchiudono lo spazio, giocando su materiali diversi , frammenti di statue, tavole (mostra Zeitgeist, 1982, Berlino), tavole poste in diagonale (Bordeaux, Museo d'Arte Contemporanea, 1985).
A metà degli anni '70, Kounellis comincia a promuovere rapporti di coerenza tra i diversi elementi del suo vocabolario formale, consentendo un'evocazione poetica del presente basata su archetipi artistici e mitici: così, nel 1977, in un installazione a Lucerna dove una serie di bombole di gas e fuoco viene interrotta da un dipinto di Soutine e da un uomo ricoperto di pigmenti gialli.
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