Movimento dell'iperrealismo

Tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60, a New York City, l'espressionismo astratto, la pop art e il minimalismo dominavano la scena artistica. L'iperrealismo fu avvolto dall'impatto di questi movimenti e ci vollero quindi più di 10 anni prima di essere riconosciuto come movimento a sé stante.

Il movimento in realtà iniziò nel 1965, contemporaneamente all'arte concettuale e fu composto interamente da artisti maschi (Chuck Close, Don Eddy, Richard Estes, Ralph Goings, Robert Bechtle, Denis Peterson e Malcolm Morley) con l'eccezione di una donna single, Audrey Flack. Le opere di questi artisti maschi erano ricche di temi meccanici e industriali e piene di automobili e oggetti meccanici.

Audrey Flack, dal canto suo, ha trasmesso più emozioni nelle sue opere, per esplorare i temi della morte, della femminilità, della cultura di massa e del consumismo.

Il termine "Iperrealismo" è stato coniato dalla gallerista Isy Brachot, che lo usò come nome per una delle sue mostre nel 1973. Questa mostra comprendeva i principali artisti americani dell'iperrealismo, in particolare Chuck Rose, Ralph Goings e Robert Bechtle Gli artisti si affidano spesso alla fotografia per creare le loro opere, al fine di creare una replica ancora più precisa.

Gli iperrealisti hanno spinto i limiti del realismo, mescolando reale e irreale sebbene le loro immagini siano ispirate dalla realtà e dalla fotografia, hanno cercato di allontanare le loro opere dai fatti. Gli iperrealisti si sforzano di ottenere un effetto molto realistico nelle loro opere aggiungendo elementi assenti dalla realtà o dalla fotografia originale da cui traggono ispirazione.

Il loro utilizzo della fotografia porta gli iperrealisti a propendere sia per il dominio della realtà che per quello dell'artificialità, esplorando metodi artistici alternativi. La rappresentazione della luce risalta in modo del tutto particolare nelle loro opere.

Gli iperrealisti utilizzavano proiettori e diapositive per proiettare fotografie direttamente sulle loro tele, cosa che permetteva loro di catturare la luce in un modo completamente nuovo e di riprodurre l'effetto brillante della fotografia nei loro dipinti.

Chuck Close: è stato uno dei primi iperrealisti. Chuck Close è rinomato per i suoi ritratti di grandi dimensioni. Nel 1988 Chuck Close si ritrovò parzialmente paralizzato da un grave problema medico, ma non smise di dipingere: sviluppò nuove tecniche per superare il suo handicap. Nel 2005, la sua opera John è stata messa all'asta da Sotheby's per 4,8 milioni di dollari.

Malcolm A.Morley: Questo pittore americano-britannico è stato uno dei pionieri dell'iperrealismo.

Richard Estes: Pittore americano, Estes divideva spesso i suoi dipinti in due, dando l'impressione di guardare due dipinti contemporaneamente. Questo effetto può essere ammirato in particolare nella sua opera Murano Glass, Venezia (1976)

Ralph Goings: Dipinse principalmente scene della vita quotidiana americana. Ha cercato di mostrare la realtà della Grande Depressione in America. Le sue rappresentazioni della classe operaia sono particolarmente visibili nella sua opera Two Waitresses - Afternoon Break.

Audrey Flack: È l'unica donna ad aver fatto parte della cerchia originaria degli iperrealisti. Si interessò alle nature morte, esplorando il tema delle Vanità, utilizzando simboli religiosi su tele di grande formato.

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