Proseguendo il suo lavoro di ritaglio dell'Enciclopedia di Diderot e d'Alembert del XVIII secolo, Thaddée ci invita a scoprire i suoi ultimi collage al crocevia tra astronomia, scienza e poesia.
“La natura ama velarsi” (Eraclito di Efeso)
La materia prima è il sonno. La luce non c'è ancora. Nel sogno della materia gli occhi non ci sono ancora. L'opera è in nero. Lo siamo e non lo siamo.
“Nel principio senza inizio era la bellezza
E la bellezza era il materiale
E il materiale era la bellezza
La bellezza era nel materiale e il materiale era in lei
Ma la bellezza era nascosta”. (Canto orfico)
Desiderio oscuro nato dalla materia oscura, la parola luce ha creato gli occhi. Ed ecco gli occhi delle stelle, gli occhi dei globi, gli occhi delle particelle, gli occhi dei filamenti, gli occhi delle membrane e disposizioni di membrane, ecco le molecole e i loro occhi-seme. Tutto cade. Tutto cade e non cade. Tutto fluttua, senza verticale né orizzontale, e tutto sopra è come quello sotto. La gravità è compiuta.
E nella gravità la bellezza nascosta
In questo mondo e non di questo mondo
Come la conoscenza
In questo mondo e non di questo mondo
Perché alla Natura piace velarsi
Alla gravità piace velarsi
La conoscenza ama velarsi
All'innocenza piace velarsi
Il desiderio oscuro nasce nell'ebbrezza della luce, l'innocenza partorisce instancabilmente il bambino. Nell'ebbrezza dell'essere senza ragione, il bambino viaggia solitario nel grembo della Madre con, si dice, il vero nome della bellezza nascosta, nome al quale risponde se viene chiamato. Il bambino viene al mondo. Dice il nome. Dice la parola “grazia”. Non possiamo sentirlo.
Lui dice :
“All’oscurità che mi ha condotto fin qui rendo grazie per la grazia”
Non possiamo sentirlo. È nel linguaggio delle chiacchiere, il linguaggio della Sfinge. La lingua dove cantano gli Orfici e gli uccelli:
“L’uomo che ti parla è una Sfinge
L'uomo che eri, il padre che avevi era Sfinge
Ebbene, cosa hai capito della Sfinge che ti è stata sottoposta? »*
Perché alla Natura piace velarsi
La conoscenza ama velarsi
All'innocenza piace velarsi
La bellezza ama velarsi
La bellezza delle forme sensibili e degli esseri matematici
In un mondo sospeso nel vuoto e minacciato dal vuoto
La bellezza nascosta sotto i piedi di chi cade.
*Henri Michaux
Per Taddeo
Kossi Efoui, scrittore, gennaio 2018
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