temporale

“Una tempesta. L'incidente. Fulmine", scrisse Shakespeare. Apocalittico, infernale, grandioso... Tanti aggettivi possono definire la tempesta, divenuta nel corso dei secoli un tema ricorrente tra gli artisti e in particolare tra i pittori. Provocando timore misto a fascino, la tempesta rimanda gli uomini alle loro contraddizioni interiori che si scatenano proprio come gli elementi. Di fronte alla natura furiosa ci ripariamo per ammirare meglio questo potere brillante.

Fin dall'antichità, i fulmini di Zeus o la rabbia di Nettuno hanno animato la cultura greco-romana. Successivamente, la sola evocazione del diluvio biblico bastò a stimolare la fantasia degli artisti, creando una tradizione che lega il mare alla tempesta.

I classici si appropriano anche dell'iconografia della tempesta. L'illustre Rambrandt magnifica Cristo sereno di fronte al mare in tempesta. Quanto alla pittura di paesaggio, il suo Mulino, solitario sulle alture di fronte a terre desolate e sotto un mare spumeggiante, attende stoicamente la tempesta che si addensa nelle nuvole minacciose sopra di lui. Ombre e colori neutri divennero per i fiamminghi un modo per magnificare lo sguardo, come possiamo vedere nel dipinto di Rubens Il mare agitato. Per i francesi come Poussin, la tempesta diventa lontana, in contrasto con un paesaggio ordinato e calmo che non ha idea di cosa l'aspetta. In Asia il maestro in questo campo è Hokusai, divenuto famoso per la sua Grande Onda di Kanagawa che simboleggia la forza della natura di fronte alla fragilità umana.

Nella Belle Epoque, i romantici sfruttarono la figura dell'uragano per mostrare il grottesco dell'uomo di fronte alla sublime brutalità della natura. Il pittore russo Ivan Aivazovsky ha fatto della tempesta in mare il suo marchio di fabbrica, creando dipinti maestosi in cui le navi vengono colpite da onde minacciose. Questo tema si ritrova anche nell'opera del britannico John Martin, le cui opere mistiche sembrano provenire da un altro mondo mentre i colori e le luci prendono il sopravvento sulla tela.

Ma il maestro indiscusso della tempesta rimane Turner, la cui pennellata nervosa sfida gli elementi in numerosi dipinti. La sua linea feroce riproduce perfettamente i vortici agitati con un'intensità nel gesto che arriva cento anni prima degli inizi dell'espressionismo astratto. Il secolo successivo sarà segnato da Munch, la cui pennellata vigorosa si presta perfettamente al motivo della tempesta. Nel suo dipinto omonimo mostra personaggi ansiosi che affrontano elementi minacciosi, esprimendo allo stesso tempo tensione interiore. Dall'altra parte dell'Atlantico, il realista Charles Burchfield è noto anche per i suoi dipinti prospettici in cui il vento e le nuvole sono opprimenti con la loro onnipresenza.

Oggi, la tempesta astratta avviene attraverso numerosi giochi di texture, rilievi e colori. Non è quindi raro vedere onde scolpite nella pittura o venti di tessuto. Per quanto riguarda la fotografia, molti artisti ci offrono magnifici scatti di fulmini fragorosi. La land art, infine, prende il sopravvento nel senso più letterale del termine, potendo in ogni momento cancellare le tracce delle opere che spazza via.

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Pittura, Orage, Âme Sauvage

Orage

Âme Sauvage

Pittura - 30 x 40 x 0.3 cm Pittura - 11.8 x 15.7 x 0.1 inch

Venduto

Scultura, Storm 16, Guillaume Roche

Storm 16

Guillaume Roche

Scultura - 20 x 20 x 20 cm Scultura - 7.9 x 7.9 x 7.9 inch

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Scultura, Storm 23, Guillaume Roche

Storm 23

Guillaume Roche

Scultura - 70 x 30 x 30 cm Scultura - 27.6 x 11.8 x 11.8 inch

Venduto

Pittura, Awash, Amy Bernays

Awash

Amy Bernays

Pittura - 20.3 x 25.4 x 0.3 cm Pittura - 8 x 10 x 0.1 inch

Venduto

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