Cléa-Chantal Léandri

Dopo la formazione classica, Cléa-Chantal Léandri segue per tre anni i corsi dell'Atelier Imagine con il pittore svizzero Thierry Bugnion. Con lui ha perfezionato le tecniche base dell'acquerello, della tempera, dell'acrilico e dell'olio. Ha perfezionato la sua arte durante numerosi corsi di perfezionamento presso l'accademia di pittura “Moulin de Perrot" con insegnanti come i pittori Jequel, Jérôme Tisserand, Thibaud de Reimpre e soprattutto il pittore italiano Giacarlo Bargoni. Ammetterà che è grazie a quest'ultimo che ha scoperto la sua vera natura nel movimento dell'espressione lirica. Questo movimento lo interessa in massima misura. L'artista può così dare libero sfogo ai suoi gesti e alla sua fantasia creativa.

I suoi maestri: Georges Mathieu (per il disegno), Jean Fautrier, Tapies, Hartung, Pollock e Pierre Alechinsky.

Affascinata dalla materia e curiosa verso tutte le nuove molecole che la tecnologia ci mette a disposizione, l'artista vive perfettamente ancorata al suo tempo. La sua ricerca lo porta a mettere in atto qualsiasi scoperta gli piaccia, conferendo così alle sue opere un tocco molto particolare, la “sua" firma.

Dopo tutti questi anni di studi e di interrogativi, Cléa-Chantal Léandri si sta muovendo verso un'astrazione tachista simile alla scrittura automatica. Poeta dichiarata ieri, ne subisce ancora i felici influssi. “Lavora sullo sfondo della tela inserendo diversi bagni di pigmenti che impiegheranno tempo ad asciugarsi, analizza le macchie di colore e se lo sfondo della tela sembra soddisfacente, inizia a dipingere." Questo modo di procedere gli lascia completa libertà sulle macchie. “L'interpretazione del cervello in relazione all'occhio e ai molteplici bagni trascende i pigmenti colorati".

Le caratteristiche di questo artista così accattivante: la ricerca della musicalità di tutti i dettagli, l'elevazione dello spirito, la libertà e... il lavoro.

Solange Strimon