La Galleria 193 presenta la seconda mostra dell'artista Samuel Cueto. Il fotografo di origini ispano-algerine rende omaggio ai quartieri popolari dimenticati dalla globalizzazione.
Familiare con questi ambienti, Samuel Cueto ci racconta anche se stesso attraverso questi ritratti che scatta a persone con background apparentemente caotici: esseri danneggiati ma autentici, che esercitano una bellezza magnetica sullo spettatore.
La mostra si concentra sul lavoro di Samuel Cueto tra il 2014 e il 2018, durante i suoi viaggi in Thailandia, India e Senegal, ogni volta in aree periferiche, “ghetti urbani” i cui colori sono percepibili in queste fotografie in bianco e nero, stampate su pellicola.
Capibanda e prostitute di Bangkok e Phuket, venditori ambulanti di Delhi, vecchi di Varanasi, bambini delle scuole coraniche di Dakar: la bellezza è ovunque per chi ha voglia di vederla.
Questa mostra segna il lancio della Galleria 193 (193, come il numero dei paesi del mondo), una galleria d'arte contemporanea dedicata alle arti del mondo, che presenterà nei prossimi mesi artisti provenienti dal Giappone, dal Cile, dall'Africa, dalla Cina, dal Brasile e il Sud Est Asiatico.
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