Nato a Parigi nel 1925, Georges Dambier fu durante la guerra allievo del famoso pittore e cartellonista Paul Colin che gli insegnò il disegno grafico e gli trasmise il gusto per la decorazione, la moda, le belle donne e la vita parigina. Dopo la Liberazione divenne assistente di Willy Rizzo, talentuoso fotografo con il quale scoprì una nuova arte di cui imparò presto a padroneggiare le sottigliezze, in particolare l'uso della luce. Nella Parigi del dopoguerra, all'età di 20 anni, Georges Dambier fotografò la vita notturna e le feste sociali in pieno svolgimento e fu testimone della vita di "Tutta Parigi", delle sue celebrità, dei suoi luoghi della moda, delle sue feste brillanti. Le foto di Rita Hayworth negoziate per una posizione permanente come reporter-fotografa presso France Dimanche lanceranno la sua carriera professionale. Sebbene appassionato di attualità, il giovane fotografo preferisce comunque catturare il glamour e catturare la vita in tutto il suo splendore e raffinatezza. Il suo gusto per la grafica e la sua capacità di ricreare la realtà con rara eleganza lo portano alla fotografia di moda. Nel 1952 viene notato da Hélène Lazareff, fondatrice di Elle, che gli dà una possibilità e pubblica il suo primo reportage di moda. Fu con il suo consenso e il suo sostegno che lanciò il concetto d'avanguardia di “fotografo-turista”. Si tratta di partire con un team completo (modelle, fashion editor, parrucchiere, stilista, ecc.) per fotografare modelle di Haute Couture in luoghi di vacanza come Italia, Marocco, Corsica, Jugoslavia, Brasile. Georges Dambier cattura donne vestite con magnifici abiti in un'ambientazione originale: in mezzo al deserto, in un mercato di villaggio, su una barca e soprattutto nel trambusto della Parigi che adora. Fu uno dei primi in Francia a far uscire i modelli dagli studi e non esitò a liberarli da pose fisse e atteggiamenti stereotipati, difendendo tuttavia un'esecuzione impegnativa. All'inizio degli anni Cinquanta, Georges Dambier apre il proprio studio. Indipendente, lavora ancora per Elle ma anche per le principali riviste di moda (Vogue, Marie France, l'Express e una serie di importanti campagne pubblicitarie. Realizza anche manifesti di sfilate e copertine di dischi e tutto lo spettacolo degli anni '60 ha così superato il suo obiettivo) Nel 1964, Georges Dambier intraprese un progetto molto personale e creò Twenty, una rivista mensile rivolta ai giovani e dedicata alla moda e alla cultura, ma questa ambiziosa avventura durò solo due anni Maurice Siegel lo chiamò nel 1976 e insieme crearono VSD per il quale Georges Dambier è stato incaricato della direzione artistica e ha creato il famoso logo Alla fine degli anni '80, Georges Dambier ha abbandonato la stampa ed è tornato nella casa di famiglia nel Périgord per farne un hotel di charme e dare libero sfogo alla sua passione decorazione dove morì nel 2011.
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