Jérôme Royer è nato a Reims nel febbraio 1975. Fin da giovanissimo si appassiona al disegno, guidato da uno zio pittore e incoraggiato dai suoi insegnanti e da coloro che lo circondano. Supera con successo un test artistico di maturità. Tuttavia, nonostante la sua passione, considera la pratica artistica come un semplice hobby che gli permette di esprimersi e decide di proseguire gli studi nel settore edile. Jérôme ha iniziato la sua carriera in un'impresa edile e ha smesso di disegnare per un certo periodo prima che le circostanze della vita lo portassero a lasciare questa azienda per diventare un progettista edile e architettonico. Il primo passo era stato fatto. Instagram, dove ha iniziato a postare i suoi disegni, è stato davvero l'innesco del suo percorso artistico. L'entusiasmo di un pubblico sempre più numeroso lo incoraggia e lo rende consapevole della sua vocazione. Jérôme Royer disegna sempre di più: un disegno alla settimana, poi uno al giorno, poi diversi al giorno... Poi arriva la scoperta della pittura, e più in particolare dell'acquerello. La pratica artistica occupa gran parte del suo tempo libero e la crisi finanziaria che colpisce la sua attività professionale gli dà il tempo necessario per perfezionare la sua pittura, per esprimere la sua creatività e per realizzare le sue prime mostre. Era come se l'universo lo stesse aiutando a diventare un artista. “Avremo il destino che meritiamo”. Ha detto A. Einstein. Le arti marziali, in particolare l'aikido e il tai chi chuan, sono molto importanti nel suo sviluppo artistico. Maneggia il pennello con un gesto sicuro e usa il movimento e l'energia per dare vita ai suoi dipinti. Getta via il colore con un movimento deciso, fa scorrere leggermente il pennello sulla tela, ascolta il suo cuore. Mescola una pittura raffinata e dettagliata con curve stilistiche intuitive e spontanee. La sua fede nell'umanità lo porta a mettere le persone al centro del suo lavoro. Le sue opere sono un misto di figurativo e astratto. La sua filosofia si basa sull'equilibrio di Ying e Yang. Il desiderio di Jérôme, che ha trovato attraverso il suo pennello il mezzo per esprimersi, è quello di toccare e forse ispirare la vita degli altri.