
Biografia
Beatrice Hug vive e lavora a Parigi
“Beatrice Hug si avvicina il più possibile a ciò che fotografa. Sa che è lì, in questa vicinanza estrema, che il mondo che ci circonda nasconde la sua energia essenziale, la sua bellezza primordiale. Ci apre gli occhi. Stampate in grande formato, le sue fotografie sono vere e proprie composizioni astratte che modificano la nostra percezione. Sotto lo sguardo dell'artista, i colori si irradiano in tutte le direzioni e vibrano in un modo che pensavamo fosse riservato alla pittura, le trasparenze giocano come tanti smalti accentuando la profondità, lo sfocato e la nitidezza lavorano insieme esacerbandosi a vicenda.
Se prende a prestito sia dalla pittura nella sua costruzione che dalla fotografia nella sua tecnica oltre che come garanzia della realtà, l'opera di Beatrice Hug abolisce con la sua forza e la sua evidenza l'opposizione tra le due pratiche. Al contrario, mescola intimamente questi due linguaggi artistici che, mettendosi in discussione a vicenda, si ritrovano rinforzati e rinnovati. Alla fine non si pone più la questione se stiamo guardando una foto o una tela. Ciò che conta è la certezza di confrontarci, per la nostra più grande felicità emotiva e intellettuale, con la realtà, questa realtà cruda che incontriamo ogni giorno senza vederla più o coglierne la potenziale bellezza.
In questo senso Beatrice Hug ci invita a dare uno sguardo nuovo a ciò che ci circonda. Ricordiamo queste parole di William Blake: “Le cose ci appariranno come sono quando le porte della percezione saranno aperte”. Senza dubbio Beatrice Hug apre una di queste porte. Sta a noi attraversarlo: dietro di esso, le cose di questo mondo ci si offrono in tutta la loro magnificenza, sia semplice che complessa, che non può che arricchirci. » Jean Pennec