
Vintage 1094 floor lamp
Gino Sarfatti
Design - 160 x 50 x 25 cm Design - 63 x 19.7 x 9.8 inch
4.600 €
Gino Sarfatti, il maggiore di tre fratelli, nasce da padre ebreo e madre cattolica, in una ricca famiglia di mercanti della classe media. Dopo gli studi classici, frequenta l'Università di Ingegneria Aeronautica di Genova.
Nel 1935 la famiglia si trasferisce a Milano dove, dopo esperienze nella vendita di vetri artistici, collabora sia con una propria piccola attività che con la ditta Lumen: sulla sua cancelleria definisce il suo impegno come l'illuminazione razionale. Frequenta Franco Albini, Lucio Fontana, Lica e Albe Steiner. Nel febbraio 1939 fonda con alcuni rappresentanti dell'azienda milanese Arteluce Società Anonima AL e ne diventa direttore generale. Oggetto dell'azienda è l'illuminazione, le applicazioni luminose, gli elementi di arredo nonché lo studio e la produzione di mobili.
Nel 1939 prese in affitto il negozio di corso Littorio, poi di corso Matteotti, dove rimase fino al 1962. Dopo i primi bombardamenti su Milano, la famiglia e l'attività produttiva furono decentrate nei pressi di Lecco, pertanto, per sfuggire alle persecuzioni razziali, dovette espatriare. in Svizzera, dove visse in un convento a Neggio, vicino a Lugano. Arteluce, durante gli anni della guerra, rimase attiva, nei limiti consentiti dal periodo, affidata ad un procuratore.
Nel 1946, al suo ritorno, apre un piccolo laboratorio in via Cesena, in un appartamento riallestito sotto la sua sistemazione provvisoria e nello spazio annesso, coperto da un hangar e l'attività fu subito significativa: il primo rifornimento navale risale al 1949.
Nello stesso 1949 entra nel nuovo stabilimento, via Bellinzona, 48, acquistato con fondi dalla famiglia della moglie e che resterà l'unico sito produttivo dell'azienda.
Nel 1950 fonda a Roma, con uno dei fratelli della moglie, l'azienda ArCon - Contemporary Furniture, che vende marchi di eccellenza nell'arredo e riscuote subito successo, anche sulla stampa, fino a quando non vende la sua quota per motivi familiari.
Nel 1962 i titolari gli chiesero di lasciare il negozio di Corso Matteotti, 12, per proprie esigenze aziendali e per questo aprì un nuovo grande magazzino, in via della Spiga, 23, su progetto dell'arch. Vittoriano Viganò. Vinse numerosi premi internazionali, tra cui, nel 1954 e 1955, il Compasso d'oro, con i modelli 559 e 1055.
Nel dicembre del 1973, anno in cui vinse la medaglia d'oro alla XV Triennale, vendette l'azienda, ormai chiusa. Morì il 6 marzo 1985 a causa di un ictus.
Design - 160 x 50 x 25 cm Design - 63 x 19.7 x 9.8 inch
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