Enotrio Pugliese

Enotrio Pugliese (11 maggio 1920 – agosto 1989) è stato un pittore italiano. Nato a Buenos Aires da famiglia calabrese emigrata in Argentina agli inizi del secolo. I suoi primi contatti con il mondo della cultura e dell'arte avvennero in un clima caratterizzato dai rapporti che la famiglia (anche dopo il ritorno in Italia nel 1926) intrattenne con il mondo della musica. Suo padre è stato per lungo tempo un affermato violoncellista, prima al "Colón" di Buenos Aires, poi membro di famosi "quartetti da camera".

In Calabria, fin da bambino, Enotrio (questo sarà il suo nome d'arte) comincia a rendersi conto delle molteplici ragioni sociali, economiche e morali che praticamente "costringono" tanti italiani a tentare le vie dell'emigrazione. Queste ragioni che giustificarono via via le sue scelte di vita, anche dopo il 1939, conseguita la maturità classica, si trasferì a Roma e si iscrisse alla Facoltà di Chimica, nella convinzione di poter poi emigrare con migliori prospettive lavorative. I suoi veri interessi spirituali cominciano a manifestarsi nel campo delle arti figurative, di cui comprende i vari fermenti attraverso la lettura di riviste e settimanali. Nel secondo dopoguerra frequenta lo studio del pittore Domenico Purificato e partecipa poi alle più importanti mostre e premi nazionali. Fu un sensibile interprete delle bellezze naturali ma anche delle miserie e delle speranze della Calabria, alla quale era molto legato.

Morì a Pizzo Calabro nell'agosto del 1989. È sepolto nel cimitero di San Costantino Calabro, paese natale della sua famiglia, alla quale ha donato la struttura della Casa del Popolo.