Libano
• 1983
Biografia
Abdul Rahman Katanani è un artista proteiforme il cui lavoro riflette un forte impegno sociale e civico. Usando l'arte come mezzo di resistenza, guarda con sensibilità ai problemi del mondo. Svolge un lavoro di memoria, con l'intima convinzione che ne derivi una forma di tolleranza e accettazione dell'altro. Dà spazio al contenuto, alla forma e all'estetica delle sue opere. Doma tutti i tipi di materiali accumulati nel tempo: filo spinato, lamiere ondulate, pneumatici, tessuti o persino taniche di benzina. Paradossalmente questi materiali che fanno parte della sua vita quotidiana sono freddi. Allo stato grezzo, dipinto molto raramente, fa risaltare attraverso i riflessi un sottile gioco di luci e ombre. Dal suo processo creativo emerge una dualità tra la realtà degli elementi caotici rielaborati e la bellezza della composizione finale. Dice del filo spinato onnipresente nel suo lavoro (e che forma in particolare i rami dei suoi famosi ulivi): “Mi fa male quando ci lavoro, ma lavorarci mi dà il massimo piacere. »
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