La galleria MAGMA è lieta di presentare "Atomic Bubble", la seconda mostra personale di Jan Kaláb, dal 30 novembre 2019 al 26 gennaio 2020. Dopo il successo del 2017, infatti, gli spazi della galleria accoglieranno ancora una volta il lavoro di quello di i più grandi nomi dell’astrazione urbana globale. Tutte le opere esposte sono state realizzate appositamente per questa mostra.
Tra queste, il pubblico ha potuto apprezzare sia un'accurata selezione di opere pittoriche, tra cui “Atomic Bubble Blue”, icona della mostra e già considerata da molti appassionati come un'importante svolta per lo stile di Kaláb, e la grande scultura “Onore a Brancusi", in perfetto equilibrio tra l'eleganza delle forme e il linguaggio pop. Nelle altre composizioni pittoriche esposte, sarà possibile apprezzare, ad un livello forse ancora sconosciuto per maestria e maturità, i caratteri tipici del suo stile, ovvero la il dinamismo di forme che ricordano cellule, gocce o pianeti, l'ipnotica fluidità cromatica e sapienti sfumature capaci di creare un'illusione percettiva di tridimensionalità Come potete vedere nell'importante monografia “Point of Space”, pubblicata in collaborazione con la galleria MAGMA nel 2018, e disponibile anche presso la libreria MAMBO di Bologna, la sua ricerca pittorica è iniziata negli anni '90 a Praga, rompendo subito il grigiore della Cortina di Ferro attraverso interventi pittorici urbani dai colori più accesi, utilizzati nelle strade, sull'asfalto, come rivendicazione di un mondo diverso, di un “io” forte e irriverente, anche attraverso le prime sculture, simili a piccioni, che sorprendono e osservano i passanti dagli angoli più remoti.
Inizialmente per Kalab è arte di strada. Nel corso degli anni il suo stile si affinerà, passando per scritte e installazioni di enormi dimensioni suscitando un interesse per forme pittoriche sempre più circolari, quasi come lettere che mescolano e sprigionano forza, attrito ed energia. Da questa semplice ed efficace intuizione inizia un'altra fase della sua ricerca. Un'energia pittorica che nel tempo modificherà le forme e le cornici prima di diventare perfettamente circolari, piegandole, scomponendole, creando così composizioni come quelle che potete vedere in mostra, esempi perfetti e maturi di questo grande artista. Nel 2018, l’Albin Polasek Museum and Sculpture Gardens in Florida ha dedicato una retrospettiva intitolata “Soul of Graffiti”, con un focus sulla scultura.
Nel 2017 a Cracovia, in Polonia, i suoi lavori sono stati esposti nell'ambito del progetto pubblico Abstract Forum, insieme a quelli di altri grandi nomi come Nelio, l'italiano Moneyless e Remi Rough tra gli altri, offrendo al pubblico un ampio sguardo sull'evoluzione attuale dell'arte urbana astratta. Nello stesso anno la galleria MAGMA presenta la sua prima mostra personale in Italia, dal titolo “Zooom”. Nel 2015 ha esposto al MAXXI di Roma, Italia, partecipando alla mostra collettiva "Et Cetera", una mostra dedicata all'arte contemporanea cecoslovacca post-regime comunista. Nel 2011, dopo aver partecipato alla prima “Biennale de Graffiti Fine Art” presso il Museo MUBE di San Paolo in Brasile, espone al museo MASP della stessa città.
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