Giulio Paolini

Giulio Paolini è nato il 5 novembre 1940 a Genova e vive a Torino.

La sua poetica si concentra su temi che esaminano la progettazione, la manifestazione e la visione dell'opera d'arte. Dopo l'indagine sugli elementi che compongono un dipinto, la sua attenzione si è concentrata sull'atto di esporre le opere, sulla considerazione dell'opera come catalogo delle proprie possibilità, nonché sulla figura dell'autore e sulla sua assenza di contatto con l’opera, che la preesiste o la supera.

Dalla sua prima partecipazione a una mostra collettiva (1961) e dalla sua prima mostra personale (1964), ha moltiplicato le mostre in gallerie e musei di tutto il mondo. Tra le principali retrospettive ricordiamo: Palazzo della Pilotta a Parma (1976), Stedelijk Museum ad Amsterdam (1980), Nouveau Musée a Villeurbanne (1984), Staatsgalerie a Stoccarda (1986), Galleria Nazionale d'Arte Moderna a Roma (1988), Neue Galerie am Landesmuseum Joanneum di Graz (1998), GAM Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino (1999), Fondazione Prada di Milano (2003), Kunstmuseum di Winterthur (2005), MACRO Museo d'Arte Contemporanea Roma di Roma ( 2013) e Whitechapel Gallery di Londra (2014). Tra le mostre personali più recenti sono da ricordare quelle al Center for Italian Modern Art di New York (dialogo con le opere di Giorgio de Chirico, 2016) e alla Fondazione Carriero di Milano (2018).

Ha partecipato a numerose mostre dell'Arte Povera ed è stato invitato più volte alla Documenta di Kassel (1972, 1977, 1982, 1992) e alla Biennale di Venezia (1970, 1976, 1978, 1980, 1984, 1986, 1993, 1995, 1997, 2013).

Dal 1969 disegna scene e costumi anche per il teatro, in particolare i progetti realizzati con Carlo Quartucci negli anni '80 e le scenografie per due opere di Wagner messe in scena da Federico Tiezzi (2005, 2007).

Grafico di formazione, ha sempre nutrito un particolare interesse per il campo dell'editoria e della scrittura. Fin dagli esordi la sua ricerca artistica è stata accompagnata dalle sue riflessioni, raccolte in libri da lui curati personalmente: da Idem, pubblicato nel 1975 da Einaudi con un'introduzione di Italo Calvino, alle sue pubblicazioni più recenti, Quattro passi. Nel museo senza muse (Torino: Einaudi, 2006), Dall'Atlante al Vuoto in ordine alfabetico (Milano: Electa, 2010) e L'autore che credeva di esistere (Milano: Johan & Levi, 2012). Numerosi sono stati i libri pubblicati dedicati all'opera di Paolini: dalla prima monografia scritta da Germano Celant (New York: Sonnabend Press, 1972) al volume di Francesco Poli (Torino: Lindau, 1990) e, infine, il Catalogo ragionato delle sue opere datato 1960-1999, a cura di Maddalena Disch (Milano: Skira, 2008).

Luca Stefanini

Stefanini Arte – Edizioni Tiperti