
Galerie VIVENDI
Exposition collective : Un regard sur la femme
Da 27 marzo 2018 al 10 aprile 2018
Rémi Rebillard è sia un fotografo di moda che, soprattutto, un artista dedito esclusivamente alla sua ricerca personale dal 2009. Il suo lavoro ci interroga sulla distanza dalla sensualità e dalla connettività umana attraverso il prisma delle donne. Le foto di Remi rivelano la sensualità femminile e allo stesso tempo ritagliano una spaccatura di alienazione tra i corpi delle sue modelle e il mondo che occupano.
Remi è cresciuto a Parigi circondato da artisti e attori in un'epoca in cui nulla era considerato impossibile. Il suo amore per la fotografia è stato plasmato dall'esperienza trasformativa di assistente del regista francese Jean Becker e dalla sua ammirazione infantile per Giacobetti. Altre influenze fondamentali per Remi includono Sarah Moon, Deborah Turbeville e Javier Vallhonrat.
All'inizio della sua carriera, lasciò le riviste di moda parigine per gli Stati Uniti con la giovane moglie americana Cara Leigh. Entrambi erano attratti dalla vivacità creativa di New York. I cataloghi di New York e gli incarichi sulle riviste sono diventati il trampolino di lancio di Remi per perseguire la sua passione per la fotografia. Nel corso del tempo, il suo lavoro fotografico si è allontanato dai riferimenti fotografici della sua giovinezza e ha iniziato a definire un suo linguaggio fotografico unico.
Rebillard si riconosce dalla luce particolare che utilizza, dal riflesso nell'acqua, dal vetro bagnato. La distanza che crea tra noi e i suoi nudi è una storia allo stesso tempo solenne ed elegante, e anche non convenzionale. È raccontato con la densità visiva che gli piace, rinunciando alla luce intensa per una ricca saturazione. L'uso della luce e del colore da parte di Remi esprime la profondità della bellezza che può essere rivelata in stati di tristezza e declino emotivo.
Il suo lavoro osa abitare luoghi spezzati, austeri e sporchi per raccontare la storia di un'anima nuda in cui sembra inciampare. Esamina la dicotomia tra sensualità e sconforto nei suoi soggetti, e da questo esame crea una narrazione colorata dalla sua intima esperienza di vita e dai dolori della società.
Se la creatività nasce da un occhio attento alla ricerca della bellezza in luoghi trascurati, Remi esemplifica l’audacia di un vero artista nell’esplorare l’umanità nelle distese della natura e nelle sfortunate terre desolate. I suoi audaci incontri fotografici con i residenti di tali spazi la investono di una profonda tavolozza di storie da raccontare. L'analisi personale e l'espressione del mondo che la circonda arricchiscono il suo occhio fotografico, chiedendoci di guardare la sconcertante coesistenza tra sensualità femminile e straniamento che potrebbe essere il futuro del nostro tessuto sociale.
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