Stéphane Villafane… È difficile scrivere del lavoro di questo artista per presentarvelo… Perché è davvero necessario darvi le chiavi, e quali? Oppure non dovremmo semplicemente lasciarvi scoprire, sentire, immergervi nelle sue opere per amarle? C'è una frase che Stéphane usa per parlare del suo lavoro e che da sola, secondo noi, lo riassume perfettamente: "Le mie opere non raccontano nulla, sono solo tentativi di sfuggire a qualsiasi narrazione per situarsi in una prospettiva meditativa"... Prospettiva, meditazione, fuga... Onirismo? No, perché si tratta piuttosto di "visioni mentali" di orizzonti, spazi, paesaggi privi di temporalità ma entro i quali entra in gioco la prospettiva del diritto. E/o, a seconda delle opere, può essere anche lo spettro frammentario del vetro tra sfocature e riflessi attraverso cui lo sguardo fisso su un paesaggio si perde, sfugge. Non vi sorprenderà sapere che Stéphane è architetto di formazione... e che, di professione, unisce, in ogni senso della parola, la sua visione alla sua arte pittorica da oltre 20 anni. L'uno al servizio dell'altro con il denominatore comune della sublimazione nel senso alchemico del termine spazio. Il nostro sguardo, la nostra mente, per non dire la nostra anima, possono allora rifugiarsi lì, tra aspirazione, ispirazione e… meditazione. 20 anni di pittura, ma anche di fotografia, scultura e arte digitale. Non importa quale sia il mezzo, ciò che conta è l'ebbrezza. Ed è proprio sui suoi dipinti che Art Traffik è lieto di presentarvi, per aiutarvi a scoprirli. Ecco un “Coup de Cœur” che dovrebbe presto entrare nella nostra Master Selection e guadagnare rapidamente popolarità, ora che Stéphane ha deciso di concentrarsi e investire ancora di più nella pittura e nella sua carriera di artista. Inutile dire che noi lo incoraggiamo e ne siamo promotori! Continua!
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