"Mi piace immergermi in tutto ciò che mi circonda, tradurre il mondo in modo insolito e accessibile giocando sui contrasti tra composizioni strutturate e universi anarchici. Lavoro per creare mondi in cui proporzione e gravità non contano. Non contano esistono, dove le prospettive si oppongono l'una all'altra; mondi che mescolano l'organico con il meccanico, dove le nozioni di passato, presente e futuro si scontrano con l'obiettivo di risvegliare lo spettatore affinché si interroghi sulle storie che si svolgono nelle mie composizioni. È libero di interpreta a modo suo i temi contemporanei che metto in discussione, in particolare i conflitti internazionali e il rapporto degli esseri umani con il consumo di massa. Si rende conto che la macchina irresistibile che ha creato ora si rivolta contro di lui. -Paul Beausoleil