

Francia
• 1920
Biografia
Nata nel 1920 a Neuilly e acclamata come "gli occhi più belli del cinema", l'attrice di "Quai des Brumes" si rivela anche una pittrice dalla creatività esacerbata. Al crepuscolo della sua vita, l'attrice ha aperto il suo studio d'artista nella sua città natale.
“Se non avessi fatto l’attrice avrei dedicato tutta la mia vita alla pittura”, confida l’artista. Tra diversi scatti, Michèle Morgan lascia alcune opere eccezionali.
La sua creatività raggiunge l’apice durante “Le cravatte di Michele Morgan”. Accessori in seta con ornamenti atipici, le sue creazioni si differenziano dalle cravatte scure dell'epoca. Oggi i collezionisti sono alla ricerca di un prodotto insolito, considerato una vera opera d'arte.
Michèle Morgan compone le sue memorie nel 1977, Con questi occhi, un titolo evocativo di fronte alla leggendaria frase di Jean Gabin “Hai degli occhi bellissimi, lo sai”. Il realismo poetico di “Quai des Brumes” (sceneggiatura firmata da Jacques Prévert) influenza la sua visione poetica attraverso i suoi dipinti floreali. Un bouquet di fiori e luci colorate.
L'attrice recita dietro la macchina da presa con i più grandi personaggi della settima arte: Michael Curtiz (Passaggio a Marsiglia, 1944), Claude Lelouch (Il gatto e il topo, 1975), René Clair (Les Grandes Manoeuvres, 1955), Michel Deville ( Benjamin o le memorie di una vergine, 1967).
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“Se non avessi fatto l’attrice avrei dedicato tutta la mia vita alla pittura”, confida l’artista. Tra diversi scatti, Michèle Morgan lascia alcune opere eccezionali.
La sua creatività raggiunge l’apice durante “Le cravatte di Michele Morgan”. Accessori in seta con ornamenti atipici, le sue creazioni si differenziano dalle cravatte scure dell'epoca. Oggi i collezionisti sono alla ricerca di un prodotto insolito, considerato una vera opera d'arte.
Michèle Morgan compone le sue memorie nel 1977, Con questi occhi, un titolo evocativo di fronte alla leggendaria frase di Jean Gabin “Hai degli occhi bellissimi, lo sai”. Il realismo poetico di “Quai des Brumes” (sceneggiatura firmata da Jacques Prévert) influenza la sua visione poetica attraverso i suoi dipinti floreali. Un bouquet di fiori e luci colorate.
L'attrice recita dietro la macchina da presa con i più grandi personaggi della settima arte: Michael Curtiz (Passaggio a Marsiglia, 1944), Claude Lelouch (Il gatto e il topo, 1975), René Clair (Les Grandes Manoeuvres, 1955), Michel Deville ( Benjamin o le memorie di una vergine, 1967).
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