Marianne Brandt
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Marianne Brandt

Germania • 1893 - 1983

Biografia

Il delicato tocco artistico è sempre stato percepibile nella ruvidità dell'industria e, con il suo progresso esponenziale nella storia recente, molti artisti hanno lasciato il segno nel campo. Marianne Brandt è, senza dubbio, una di queste artiste le cui opere sono considerate gli elementi costitutivi del moderno design industriale. Come capo del laboratorio di metallo del Bauhaus, una delle scuole artistiche più rinomate del XX secolo, l'influenza di Brandt sulla fusione tra l'aspetto tecnologico e la pratica artistica è stata enorme, e rimane un presagio di modernità agli occhi della storia anche se il suo lavoro è oggi relativamente poco conosciuto.

Alcuni dei lavori più importanti e influenti di Marianne Brandt rientrano nel campo del design industriale. Tuttavia, non è l'unico mezzo in cui ha messo alla prova il suo talento, sia per scelta che per necessità. Il percorso verso i suoi riconoscibili oggetti domestici iniziò con la sua formazione in una scuola d'arte privata nel 1911 a Weimar. Seguendo l'intuito e le tendenze artistiche instillate, frequentò corsi di pittura e scultura prima di diventare studentessa del Bauhaus di Weimar nel 1924. Lavorando nel laboratorio di metallo sotto László Moholy-Nagy, Brandt si trovò in un ambiente adatto e dimostrò rapidamente la sua innata capacità di progettazione. Prima donna ad entrare nel laboratorio, ne divenne la prima donna direttrice nel 1929, organizzando alcuni dei più importanti contratti industriali per il Bauhaus.

Durante la sua permanenza al Bauhaus e soprattutto come membro del Metal Shop, Brandt ha fuso con successo industria e design e ha creato alcuni dei migliori pezzi usciti dal Bauhaus di Weimar e Dessau. Posacenere, lampade, illuminazione, servizi da tè e caffè e altri vari oggetti per la casa facevano parte del suo portfolio, tutto nello spirito del suo "ritorno alle forme più semplici". Dopo che le fu assegnata la posizione di "Mitarbeiter" (che sta per Associato), la sua attenzione si spostò verso prototipi destinati alla produzione commerciale, che portarono grandi consensi alla scuola stessa e un reddito costante.

Con la situazione economica e politica instabile in Germania prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale, Brandt non fu in grado di avviare la propria attività di designer, dedicandosi alla scultura e alla pittura negli anni del dopoguerra. Solo dopo il 1970 il suo corpo di opere di fotomontaggio fu reso pubblico disponibile, una pratica che aveva iniziato nel 1926 e che esplorava spesso la condizione delle donne nel periodo tra le due guerre attraverso il mezzo.

Sebbene il suo meglio sia venuto fuori dalla combinazione di industria e arte, il versatile portfolio di Marianne Brandt dimostra che non ci sono davvero limiti o limiti per un buon artista. Pittura, scultura, fotomontaggio e persino fotografia che include alcuni incredibili pezzi di autoritratto, compongono il suo portfolio monumentale oltre al design eccezionale. Lasciando il segno tra i colleghi di una delle migliori scuole d'arte del mondo nel corso del XX secolo, la sua influenza fu evidente anche dopo la sua scomparsa nel 1983.

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